Caso Yele, a Camerota stipendi in ritardo: i sindacati incalzano
| di Rosalia TancrediNon ricevono regolare stipendio da settembre 2010, i dipendenti della Yele Spa operanti nel comune di Camerota.
Il ritardo oramai cronico è diventato insostenibile per i lavoratori che non hanno ad oggi ricevuto gli stipendi di settembre 2010 (inclusa la tredicesima), tutti gli stipendi del 2011 (con tredicesima e quattordicesima) e gli stipendi di gennaio e febbraio 2012.
Diversi gli incontri tra il Fast, federazione autonoma dei sindacati dei trasporti – ambiente con la dirigenza della Yele, la quale ha lamentato, secondo Angelo Morinelli segretario provinciale del Fast, un ritardo nei pagamenti delle fatture e un non mantenimento degli impegni economici assunti da parte del comune di Centola.
Del tutto inutili, invece, sottolinea ancora il segretario provinciale, le azioni promosse dal sindacato davanti al prefetto della provincia di Salerno, quali nello specifico i tentativi di conciliazione in base all’art. 2, comma 2, della legge 146/1990 sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, come modificato ed integrato dalla legge 83/2000, per cercare di trovare una soluzione che tenesse conto delle esigenze di tutte le parti, e la lettera – allarme del 19 gennaio 2012 (prot. n. 02, avente per oggetto: ordine pubblico), presa “sottogamba” – sostiene Morinelli – da tutti i soggetti destinatari.
Una nuova lettera (prot. n. 09 avente per oggetto: atto di significazione invito – diffida) è stata inviata, pertanto, dal segretario Morinelli, al commissario prefettizio del comune di Camerota e al presidente e direttore amministrativo della Yele, il 17 febbraio, nella quale si chiede al comune di Camerota di sanare il debito entro cinque giorni dal ricevimento dell’invito – diffida, versando alla Yele S.p.A., tutte la somme dovute, per permettere alla stessa di versare ai dipendenti operanti nel comune di Camerota, gli stipendi arretrati.
In caso contrario il sindacato preannunzia l’avvio delle azioni, in base all’art. 1676 c.c., atte ad avere direttamente dal comune di Camerota le somme che i lavoratori vantano, con riserva di ogni altro diritto ed azione, non escluso il calcolo e la richiesta di corrispondere oltre allo stipendio gli interessi legali, la rivalutazione monetaria e i vari danni subiti (materiali, economici, esistenziali, ecc.) dai lavoratori.
Decorsi i cinque giorni, inoltre, il sindacato avverte che aderirà alle vie legali con ulteriori spese a carico del comune di Camerota.
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