Parco del Cilento, oltre cinquanta alberi abbattuti abusivamente: la Forestale sequestra e denuncia
| di Luigi MartinoIl corpo forestale di Vallo della Lucania ha scoperto diversi tagli abusivi di piante nei comuni di Laurino, Celle di Bulgheria, Novi Velia e Roccadaspide. Le piante erano cresciute su terreni di proprietà privata, comunale e del demanio fluviale. Tutti gli esemplari abbattuti facevano parte del patrimonio boschivo del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Laurino e Roccadaspide La stazione della forestale di Laurino ha raccolto diverse denunce e ha avviato delle indagini. Gli inquirenti hanno scoperto un taglio di bosco di alberi molto alti per la maggior parte querce. Il taglio di questi alberi è stato effettuato senza le dovute autorizzazioni e comporta il deturpamento delle bellezze naturali in una proprietà in località Noce di Laurino. Sempre i militari del corpo forestale di Laurino hanno scoperto, in località Sierri-Germano di Roccadaspide, alcune piante tagliate e lasciate sul terreno. Gli addetti giunti sul posto hanno appurato che si trattava di trenta alberi di ontano che erano stati tagliati già da diversi giorni. Le giubbe verdi si sono appostate di notte per scovare i fautori del gesto che, secondo chi indaga, avrebbero dovuto caricare gli alberi quando non c’era luce diurna. Nessuno è stato colto in flagranza di reato e il corpo forestale ha sequestrato circa trecento quintali di legna da ardere consegnandola al sindaco di Roccadaspide che li ha fatti trasportare presso una ditta boschiva locale.
Celle di Bulgheria e Novi Velia A San Giovanni a Piro, la locale stazione della forestale, ha scoperto nel comune di Celle di Bulgheria sulla riva del Mingardo, il danneggiamento di trenta piante di ontano abbattute e lasciate sul posto. Mentre il comando di Vallo della Lucania ha scoperto ai piedi del monte Gelbison venti piante sempre della stessa specie che erano state tagliate con una motosega e lasciate anch’esse a terra. Accertato che il taglio delle piante è di chiara matrice furtiva, gli agenti al fine di evitare che l’azione illecita venisse portata a termine, hanno sequestrato il legname e con l’ausilio di alcuni operai messi a disposizione dal comune di Novi Velia è stato deprezzato, trasportato e depositato presso un locale dello stesso comune.
Tutte le località oggetto degli abusi ricadono in zone di particolare valenza naturale, sottoposte a vincolo idrogeologico, nonché ricadenti nel perimetro dell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Per i casi accertati nei comuni di Roccadaspide, Celle di Bulgheria e Novi Velia, proseguono le indagini da parte del corpo forestale dello Stato, al fine di ricostruire e trovare utili elementi per assicurare alla giustizia i responsabili degli scempi che hanno danneggiato e deturpato il patrimonio boschivo del meraviglioso paesaggio cilentano.
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