Venerdì il convegno ‘Idee per Agropoli – Potenziali di qualità urbana’

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Venerdì il convegno ‘Idee per Agropoli – Potenziali di qualità urbana’

‘Idee per Agropoli – Potenziali di qualità urbana’ è il titolo del convegno in programma venerdì 21 marzo 2014, alle ore 16.00, al palazzo Civico delle Arti di Agropoli. L’appuntamento è promosso dal Comune di Agropoli in collaborazione con l’università degli studi di Napoli Federico II – scuola politecnica e delle scienze di base, dipartimento di Architettura.

Dopo i saluti del sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, e di Emilio Prota, consigliere comunale delegato politico istituzionale alla redazione del Puc, sono previsti gli interventi di: Mario Losasso, direttore del dipartimento di Architettura; Riccardo Florio, presidente corso di laurea magistrale in architettura progettazione architettonica M.A.P.A.; Francesco Domenico Moccia, professore ordinario, responsabile del laboratorio di urbanistica; Barbara Scalera, professore a contratto di architettura del paesaggio.

«Studenti e docenti del laboratorio di urbanistica e architettura del paesaggio del corso di laurea MAPA, del dipartimento di Architettura dell’università Federico II – spiega il sindaco Franco Alfieri – proporranno idee per piani urbanistici attuativi secondo gli indirizzi del preliminare del piano di Agropoli. Saranno illustrate, in particolare, diverse opzioni di trasformazione urbanistica per le zone di Mattine – Area Pip, lungomare San Marco, parco fluviale del Testene».

I piani propongono l’aumento in quantità e qualità degli spazi pubblici e dei servizi, la riduzione dei rischi naturali, la crescita delle attrezzature turistiche, il miglioramento dei servizi eco sistemici con procedimenti perequativi di collaborazione tra pubblico e privato.

«Lo studio di diverse opzioni in attuazione degli indirizzi strategici del preliminare di piano – afferma il professore Francesco Domenico Moccia – consentono di valutare varie soluzioni alternative per capire gli eventuali vantaggi e svantaggi di ciascuna di esse. Queste conoscenze contribuiranno a redigere dei piani attuativi più efficaci».

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Twitter @BiagioCafaro

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