Elezioni presidenziali: silurato Marini, il Pd punta su Prodi
| di Vincenzo Di SantoTutto da rifare, il Pd si è diviso anche sulla votazione del capo dello stato, per unire il partito, Pierluigi Bersani è stato costretto ad indicare Romano Prodi, che raccoglie il consenso unanime del Pd e con il quale si spera di raccogliere i voti del Movimento cinque stelle, di Sinistra e libertà e Scelta civica per Monti.
Una spaccatura che ha visto protagonisti numerosi cittadini chiedere ai parlamentari del Pd di non votare Franco Marini, bensì il candidato del Movimento 5 Stelle, Stefano Rodotà. Stessa sorte che hanno vissuto i parlamentari salernitani del Pd, Tino Iannuzzi, Simone Valiante, Sabrina Capozzolo, Angelica Saggese e Fulvio Buonabitacola.
Dalla quarta votazione, in programma dalle 15,30 di oggi 19 aprile, quando il Pd e Sel metteranno in campo la candidatura di Romano Prodi deliberata stamattina, il quorum scenderà a quota 504, maggioranza assoluta del plenum. Quindi potrebbe anche farcela con l’aiuto dei franchi tiratori. Intanto Stefano Rodotà è ancora in corsa con l’aiuto dei grillini che non mollano. E’ di ieri sera l’ultima novità delle candidature il gruppo scelta civica di Mario Monti lancia la candidatura di Annamaria Cancellieri e dichiara: «Non è una candidatura contro nessuno, tantomeno contro Prodi», ha dichiarato il professore annunciando la scelta, «È un segno importante per la pacificazione politica dell’Italia. Cancellieri non è un rappresentante della vecchia politica, non fa parte dei partiti ed è una donna e sarebbe una preziosa novità farsi rappresentare da una donna».
A questo punto i candidati ufficiali per il Quirinale sono: Stefano Rodotà appoggiato dal movimento 5 stelle di Grillo, Romano Prodi appoggiato dal Pd e dal Sel di Nichi Vendola e Annamaria Cancellieri appoggiata dalla scelta civica di Mario Monti.
Link collegato:
©Riproduzione riservata