Tribunale Sala Consilina, le incertezze della politica iniziano a stancare
| di Biagio CafaroIl consigliere regionale del Pd, Donato Pica, dopo il sopralluogo della commissione di Manutenzione, non concordato con le autorità locali, interviene, in maniera dura, contro la soppressione del tribunale di Sala Consilina.
«Siamo di fronte – afferma Donato Pica – ad un pasticcio senza precedenti che avrà conseguenze estremamente dannose. Più si va avanti nella fase attuativa del decreto 155, più aumentano le incongruenze e i profili disastrosi in termini di perdita di efficienza del sistema e in termini economici. E’ inconcepibile che il tribunale salese possa essere accorpato ad un tribunale di dimensioni minori,come quello di Lagonegro, situato non solo in un’altra provincia, ma addirittura in un’altra regione e in un differente distretto di corte d’appello. Un intero territorio,da Salerno a Lagonegro ,non sarà più servito da alcuna procura della repubblica e verranno meno, in un attimo, gli effetti dissuasivi che la presenza di una struttura giudiziaria, radicata nel territorio, ha sempre determinato, con conseguenze deleterie sul piano della sicurezza sociale e della lotta alla criminalità. Lo stato , attraverso questo provvedimento, delegittima se stesso e togliendo ai cittadini un diritto, costituzionalmente garantito, non fa altro che creare un solco ,ancora più netto, con le istituzioni. Una giustizia chiara e veloce è uno dei presupposti fondamentali per lo sviluppo imprenditoriale e turistico del nostro territorio».
«Negli ultimi mesi – continua Pica – ho prodotto tutta una serie di atti e di iniziative per scongiurare la chiusura dell’importante presidio giudiziario. Ho presentato una proposta di legge in consiglio regionale, oggi all’esame della I commissione e, attraverso un accorato appello, l’ho trasmessa a tutti i parlamentari salernitani invitandoli a portarla all’esame delle camere. La strada del parlamento rappresenta la strada maestra ma le incertezze dell’intera classe politica iniziano a stancare. Si può e si deve porre rimedio ad una palese ingiustizia, perpetrata ai danni dei cittadini valdianesi».
«La mia proposta di legge – conclude Pica – , che contiene al suo interno la proroga dell’entrata in vigore del decreto legislativo 155 del 2012 e la modifica dei criteri di revisione della geografia giudiziaria ,è a disposizione di tutte le forze politiche e può essere presentata e discussa in tempi rapidi. Per quanto mi riguarda denuncerò ritardi ed omissioni, anche da parte del mio Partito».
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