Camerota, viola i sigilli e smaltisce illegalmente rifiuti: scatta la misura cautelare
| di RedazioneGli uomini del comando stazione Forestale di Sanza e Teggiano, unitamente al personale appartenente al Coordinamento territoriale per l’ambiente di Vallo della Lucania, agli ordini di Fernando Sileo, chiudono un lungo capitolo di indagini volto alla salvaguardia dell’ambiente dallo smaltimento illecito di rifiuti, all’interno dell’area del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, come riporta una nota.
Le indagini sono iniziate nel settembre del 2011, con il sequestro di un sito nel quale “è stato accertato lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, alla località ‘Buico’ di Camerota, in un’area detenuta da un cittadino camerotano, Tambasco Bruno di 37 anni”, scrive la forestale. Secondo quanto riportato dagli agenti l’uomo, “nonostante avesse l’obbligo giuridico di custode del sito sottoposto a sequestro, violava i sigilli e reiterava l’attività illecita di smaltimento dei rifiuti poiché è stato sorpreso, dagli agenti del CFS che lo tenevano sotto stretta sorveglianza con l’ausilio di apparecchiature tecnologiche in dotazione, mentre sversava nuovamente nel vallone sottostante l’area sequestrata”.
Gli investigatori del Corpo Forestale dello stato hanno accertato e contestato oltre allo smaltimento illecito di rifiuti, anche “diversi altri reati in violazione alla normativa paesaggistica e ambientale, in un sito di notevole valenza naturalistica, oltre che il deturpamento di bellezze soggette alla speciale protezione delle autorità e illeciti contro la normativa del Parco Nazionale”, è scritto ancora nella nota.
A conclusione della complessa attività d’indagine, nella mattinata del 15 giugno, gli uomini appartenenti al Coordinamento territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania, hanno fatto scattare la misura cautelare personale coercitiva emessa dal Gip del tribunale di Vallo della Lucania, consistente nel “divieto di dimora nel comune di Camerota, comune nel quale il reo non potrà dimorare ed al quale non potrà accedere”, conclude la nota.
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