Castellabate, due case dell’acqua a Santa Maria e San Marco
| di Biagio CafaroDue case dell’acqua saranno installate a Santa Maria e a San Marco di Castellabate: sono impianti di erogazione tecnologicamente avanzati che consentono la distribuzione di acqua naturale e frizzante di qualità. La Giunta comunale ha espresso, infatti, parere favorevole all’occupazione del suolo pubblico per la loro realizzazione, fatti salvi ulteriori autorizzazioni, licenze e nulla osta eventualmente necessari, ed ha approvato lo schema di convenzione con la ditta concessionaria.
«L’obiettivo – spiega l’assessore all’Ambiente Luisa Maiuri – è promuovere il consumo di acqua pubblica, con benefici in chiave ambientale, risparmi per le famiglie e incremento dei servizi turistici. Questi impianti, infatti, consentono di valorizzare l’acqua di rete mediante tecnologie avanzate, si caratterizzano come spazi di aggregazione sociale e forniscono un valido contributo alla tutela dell’ambiente, dal momento che incentivano una riduzione nell’utilizzo delle bottiglie di plastica e, quindi, dei rifiuti di imballaggio. La possibilità di rifornirsi di acqua potabile di qualità, refrigerata, naturale o frizzante, a un costo molto limitato, consentirà anche un bel risparmio alle famiglie. L’installazione di tali strutture in prossimità delle spiagge rappresenterà, inoltre, un incremento qualitativo della nostra offerta turistica».
A Santa Maria la casa dell’acqua sarà posizionata in via caduti del Mare, mentre a San Marco in piazza Passaro. Un litro di acqua naturale, erogato da questi impianti, costerà 5 centesimi, mentre uno di acqua frizzante 7 centesimi, di gran lunga di meno rispetto alle varie acque minerali in commercio.
In base allo schema di convenzione approvato dalla giunta comunale, la ditta concessionaria dovrà farsi carico dell’installazione, manutenzione e pulizia periodiche dei distributori, mantenendoli in perfetta efficienza, oltre a corrispondere il canone per l’occupazione del suolo pubblico. Il Comune di Castellabate, invece, provvederà ai costi delle utenze idriche ed elettriche, quantificati in 550 euro all’anno. Di certo una spesa esigua rispetto ai benefici derivanti alla collettività dal funzionamento dei due impianti
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