Santa Marina, prevenzione incendi: pulizia obbligatoria dei terreni privati

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Santa Marina, prevenzione incendi: pulizia obbligatoria dei terreni privati

«La priorità adesso è pensare all’incolumità dei cittadini, per scongiurare altri eventi come quelli che si sono verificati nel nostro Comune nelle ultime ore». Il sindaco Giovanni Fortunato con un’ordinanza emanata nei giorni scorsi invita i proprietari di terreni in stato di abbandono, ubicati nel territorio comunale, di provvedere urgentemente alla relativa pulizia, diserbamento e bonifica. Pena: multe salate per i proprietari. «Abbiamo vissuto momenti terribili ma siamo riusciti con il duro lavoro a riportare la situazione alla normalità, – ha dichiarato il primo cittadino a Trekking Tv – l’intervento dei Canadair, anche se tardivo, sicuramente è servito a bonificare l’area, purtroppo il vento potrebbe rialimentare le fiamme e ardere quel poco di vegetazione che è rimasta. Faccio un appello ai cittadini a segnalare tempestivamente i principi d’incendio e, se qualcuno è in possesso di informazioni utili per le indagini sulle probabili cause degli incendi, di farlo presente alle forze dell’ordine». Stessa ordinanza emanata anche a Capaccio dal sindaco Franco Palumbo.

L’ordinanza prevede

  1.  taglio della vegetazione incolta;
  2.  taglio degli arbusti e delle sterpaglie cresciute anche impropriamente nei terreni incolti in prossimità di strade comunali e vicinali o prospicienti spazi e aree pubbliche;
  3. taglio delle siepi e dei rami che si protendono sul suolo pubblico;
  4. è vietato lasciare in deposito sui terreni materiali o residui di carcasse di macchine e materiale di qualsiasi natura che possa immettere sul terreno sostanze nocive o comunque estranee alla natura dei terreno stesso e tali che possano diffondersi in superficie od infiltrarsi nel sottosuolo provocando inquinamento momentaneo o duraturo;
  5. è vietato lasciare in deposito sui terreni materiale di qualsiasi natura, ammucchiato od affastellato tale da poter divenire rifugio di animali potenzialmente portatori di malattie nei confronti dell’uomo quali ratti, cani o gatti randagi ed altri;
  6. è fatto obbligo ad ogni proprietario di curare la superficie del proprio terreno in modo che non si formi eccessivo accumulo di sterpaglia, di sottobosco o di ramaglie e che la stessa venga accuratamente e sistematicamente pulita allo  scopo di salvaguardare il territorio pubblico e privato da incendi;
  7. è fatto obbligo ai proprietari dei fondi o chi per essi siano obbligati a tenere regolate le siepi vive in modo da non restringere o danneggiare le strade, a tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il ciglio stradale;
  8. è fatto obbligo ai proprietari, ai conduttori è agli affittuari, di terreni di conservare in buono stato gli sbocchi degli scoli o delle scoline che affluiscono nei fossi o nelle cunette antistanti alle strade comunali eseguendo le operazioni di potatura e pulizia in ogni epoca in cui esse siano necessarie;
  9. è fatto obbligo ai proprietari e/o conduttori di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte, ai proprietari di villette e gli amministratori di stabili con annesse aree a verde, ai responsabili di cantieri edili e stradali, ai responsabili di strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse aree pertinenziali, di provvedere ad effettuare i relativi interventi di pulizia a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione, mediante rimozione di ogni elemento o condizione che possa rappresentare pericolo per incolumità e igiene pubblica. Fermo restando quanto espresso, dovranno in particolar modo provvedere alla estirpazione di sterpaglie e cespugli, nonché al taglio di siepi vive, di vegetazione e rami che si protendono sui cigli delle strade e alla rimozione di rifiuti e quant’altro possa essere veicolo di incendio, mantenendo per tutto il periodo estivo, le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi;
  10. è fatto obbligo ai proprietari dei fabbricati di provvedere all’estirpamento dell’erba lungo tutto il fronte dello stabile e lungo i relativi muri di cinta per tutta la loro lunghezza ed altezza, al fine di garantire il decoro e la salubrità dei centri abitati e degli edifici.


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