Province, Iannone: «Ddl Delrio, colpo mortale per le nostre zone»

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Province, Iannone: «Ddl Delrio, colpo mortale per le nostre zone»

«Tra pochi giorni approderà in aula il disegno di legge sulle Città Metropolitane, Province, Unioni e Fusioni di Comuni. Si tratta di un provvedimento profondamente sbagliato che, se dovesse essere così approvato, provocherà enormi danni al territorio e creerà il caos completo nella gestione dei servizi da offrire ai cittadini». E’ il commento del presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone in una lettera inviata ai senatori del territorio salernitano Franco Cardiello, Andrea Cioffi, Giuseppe Esposito, Vincenzo Fasano, Eva Longo e Angelica Saggese.

«Dopo aver asfissiato finanziariamente gli Enti locali – si legge nella missiva – il Governo creerebbe i presupposti per una confusione istituzionale attraverso una pseudo Riforma che non abolisce e non mantiene le Province. In provincia di Salerno, in particolare, questa riforma risulterebbe molto penalizzante e farebbe perdere il peso politico-istituzionale ad un territorio morfologicamente e socialmente diversificato che si compone principalmente di tanti piccoli comuni. Venendo a mancare un Ente intermedio che garantisce la funzione di Governo in area vasta, i nostri cittadini perderebbero opportunità rispetto all’area metropolitana di Napoli: non è possibile favorire un processo che vada a creare cittadini eguali solo nei doveri verso lo Stato, si tratterebbe di un colpo mortale per le nostre zone».

«La necessità di una vera Riforma del sistema istituzionale italiano – continua Iannone – non è stata mai sottaciuta dalle Province, ma crediamo che lo svolgimento pratico delle previsioni del Disegno Delrio non garantisca né la riduzione della spesa pubblica né la semplificazione delle funzioni né la sburocratizzazione dei processi decisionali. Non è possibile riformare la catena istituzionale dello Stato lasciando inalterato il vecchio modello ad esclusione dell’anello Provincia. L’Unione delle Province d’Italia ha più volte manifestato la sua disponibilità ad essere parte attiva e propositiva della Riforma ma abbiamo riscontrato, nei mesi, un’assoluta sordità del Governo centrale».

«Non hanno trovato risposte convincenti le nostre preoccupazioni circa l’incapacità che la nuova configurazione comporterebbe nell’assicurare servizi fondamentali quali le strade provinciali e le scuole. Ricorro a voi, pertanto, nel chiedervi la massima attenzione nella valutazione degli Emendamenti da noi proposti e che troverete in allegato. Auspico – continua il presindente – che la vostra saggezza sani nel voto finale, che terrete in Senato, questa mancanza di buonsenso e di disponibilità al confronto manifestata dall’Esecutivo. A prescindere dalle appartenenze politiche è a tutti evidente che il delicato tema dell’abolizione delle Province e della creazione delle Città Metropolitane è stato affrontato in assoluta mancanza di serietà politica sotto la spinta mediatica di una confusa e finta lotta allo spreco di denaro pubblico. – E conclude – Confido nella vostra conoscenza del territorio e, dunque, in un voto non ideologico ma espresso per convinzione».

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