Camerota, caso Pozzallo: prosciolti dalle accuse il sindaco Romano e Antonio Troccoli

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Camerota, caso Pozzallo: prosciolti dalle accuse il sindaco Romano e Antonio Troccoli

La questione è relativa a una denuncia per diffamazione da parte del consigliere di minoranza Pierpalo Guzzo verso l’attuale sindaco di Camerota e il suo collaboratore (ex sindaco) Antonio Troccoli. La denuncia è scattata dopo la scorsa campagna elettorale durante la quale i componenti dell’attuale maggioranza hanno diffuso un volantino con il quale sottolineavano «l’illegittimità del possesso del terreno del Pozzallo da parte dei familiari di Guzzo». Gli sviluppi della vicenda hanno visto momenti di tensione nel consiglio comunale e il sindaco di Camerota ha da sempre sottolineato l’importanza «della restituzione del terreno ai cittadini di Camerota», a seguito di un documento pervenuto dalla Regione Campania dal quale si legge «si ordina al signor Guzzi Giovanni di provvedere alla reintegra-restituzione ai demani gravati da usi civici del terreno in Comune di Camerota riportato in mappa del Comune di Camerota al foglio 23 particella numero 158».

Dopo le indagini da parte della procura il caso è arrivato sulla scrivania del gup del tribunale di Vallo della Lucania. Il pubblico ministero, nel luglio dello scorso anno, ha avanzato una richiesta di rinvio a giudizio per Romano al gip della procura cilentana. Ieri, mercoledì 19 marzo, all’udienza preliminare il giudice ha optato per il «non luogo a procedere» e, quindi, non si terrà nessun processo. Il sindaco, Antonio Romano, difeso dall’avvocato Marco Fiamiani, e il capo gabinetto Antonio Troccoli, difeso dall’avvocato Marco Colucci, sono prosciolti dalle accuse. Tra non più di 15 giorni il gup depositerà le motivazioni della sentenza.

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