Omicidio Castellabate, Rihai resta ai domiciliari
| di Luigi MartinoIl tribunale del Riesame di Salerno ha confermato la misura degli arresti domiciliari per Mokhtar Rihai, il 53enne tunisino che il 23 maggio 2012 uccise, a Santa Maria di Castellabate, il pescatore Giuseppe Niglio. Lo ha deciso il Riesame di Salerno che ha respinto la richiesta del pm del tribunale di Vallo della Lucania. Già la Corte di Cassazione di Roma, all’esito dell’udienza celebrata l’8 novembre scorso, accolse il ricorso del legale del magrebino, Giuseppe Della Monica, annullando l’ordinanza di ripristino della custodia in carcere e rinviando gli atti al tribunale della libertà di Salerno per un nuovo esame della questione. Per il legale «Riahi non sarebbe tanto pericoloso da compiere altri atti violenti, se sottoposto ai domiciliari». Rihai, reo confesso, avrebbe agito d’impeto e senza premeditazione uccidendo il pescatore 66enne al culmine di una violenta discussione dopo aver saputo che l’uomo aveva tentato di abusare della figlia minorenne. Al centro della lite il racconto della figlia del tunisino, che aveva denunciato il tentativo di violenza da parte di Niglio. L’8 e l’11 aprile prossimi, la Corte di Assise di Appello di Salerno dovrà entrare nel merito dell’appello proposto dalla difesa dell’imputato condannato a 10 anni.
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