Sbarra le porte d’ingresso della sede comunale di Capaccio e minaccia di non far entrare nessuno. Protagonista una donna del posto senza lavoro. Sola con tre figli non sa come sbarcare il lunario. E così, lunedì mattina, intorno alle 7.30, presa dalla disperazione ha deciso di mettere in atto un gesto di protesta. Ha aspettato che arrivassero gli addetti alle pulizie, ha sottratto le chiavi e ha sbarrato le porte per sollevare l’attenzione sul disagio economico che sta vivendo.
Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione locale che sono riusciti a calmare la donna. «Sono disperata, sola e senza lavoro», ha gridato più volte chiedendo un incontro con il sindaco Voza. Il suo, alla fine, è stato un gesto simbolico durato pochi minuti. Ma ha annunciato che non si fermerà qui: continuerà con altre proteste per dar voce ai propri disagi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione, diretti dal m.llo Maurizio Balestreri, che sono riusciti a calmare gli animi, permettendo l’ingresso dei dipendenti e dei funzionari dopo circa mezz’ora – See more at: http://www.stiletv.it/index.php/news/11949/Capaccio_Capoluogo:_donna_senza_lavoro_sbarra_ingresso_al_municipio#sthash.2vjhUaMZ.dpuf
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione, diretti dal m.llo Maurizio Balestreri, che sono riusciti a calmare gli animi, permettendo l’ingresso dei dipendenti e dei funzionari dopo circa mezz’ora – See more at: http://www.stiletv.it/index.php/news/11949/Capaccio_Capoluogo:_donna_senza_lavoro_sbarra_ingresso_al_municipio#sthash.2vjhUaMZ.dpuil personale della polizia locale, che ha invitato la donna alquanto agitata a calmarsi. Nel frattempo della vicenda è stato informato il sindaco Italo Voza, che ha raggiunto piazza Santini riuscendo a convincere la donna a liberarsi dalle catene. Il suo alla fine è stato un gesto simbolico durato pochi minuti. E’ seguito un breve colloquio, al quale ha preso parte anche l’assessore alle politiche sociali Rossana Barretta che, insieme con Voza, hanno rassicurato la donna.