Pisciotta, da avvocato a stalker. Arrestato 33enne
| di Luigi MartinoUna denuncia cautelativa che non è bastata a tenere lontano il giovane stalker da quello studio presso il quale non lavorava più da giugno scorso. Il 33enne, l’altro pomeriggio, si è presentato sotto il portone dello studio e aveva iniziato ad inveire contro un collega verbalmente, poi è passato dalle parole ai fatti bloccandolo nella sua autovettura e impedendogli di scendere per recarsi presso lo studio. Il giovane legale, spaventato e seccato dalle continue molestie dell’ uomo, che andavano avanti da mesi, ha chiesto aiuto alla polizia. Gli agenti della sezione Volanti, diretta dal vicequestore Rossana Trimarco, giunti immediatamente sul posto, hanno bloccato l’aggressore il quale, noncurante della presenza delle divise, ha continuato ad inveire contro il collega, urlandogli parole offensive e denigratorie. Una volta liberato della presenza dell’aggressore il giovane avvocato ha sporto denuncia-querela. In sede di denuncia, quando i poliziotti hanno inserito i dati del 33enne nel database, hanno accertato che a suo carico vi erano altri episodi persecutori e vessatori nei confronti del suo collega, tutti denunciati.
La vittima era stata costretta a cambiare le proprie abitudini di vita. Lo stalker aveva dato problemi anche ad alcuni suoi familiari e alla fidanzata e questo gli aveva procurato uno stato d’ansia continuo. Ma il giovane avvocato aggredito l’altra sera è soltanto una delle vittime dello stalker: era stato preso di mira in virtù del proprio rapporto di amicizia e lavoro con un altro giovane avvocato, vero obiettivo del 33enne.
La storia ha inizio un paio di anni fa quando il giovane viene preso come praticante presso un noto studio legale del centro. Dopo qualche mese in molti si rendono conto del suo particolare attaccamento ad un collega. Ma, quello che in un primo momento sembra essere soltanto un legame professionale, ben presto si mostra per quello che è: il giovane non nasconde di avere un vero e proprio interesse personale per il collega. Un interesse che diventa presto ossessione. Di qui i primi problemi: il 33enne inizia a dare segni di instabilità, apre un falso profilo Facebook con la foto della sua vittima e inizia a contattare gli amici del collega, spacciandosi per lui e riuscendo così a capire tutti i suoi spostamenti. Inizia anche a mandare continui sms e mail per convincerlo a cedere alle sue avances, infastidendolo. Quando la situazione diventa pensante, viene invitato dal titolare dello studio ad avere un comportamento diverso. È allora che il 33enne decide di andar via iniziando gli atti persecutori nei confronti non solo del collega per il quale aveva una particolare simpatia ma anche nei confronti di tutti gli altri dipendenti dello studio. In particolare si accanisce contro il giovane aggredito l’altra sera, ritenendo che possa essersi messo in mezzo nel rapporto tra lui e l’oggetto dei suoi desideri.
Negli ultimi mesi aveva tormentato quest’altro collega con telefonate a tutte le ore, messaggi e-mail ed sms ingiuriosi e minatori, tanto da spingere la vittima a sporgere querela lo scorso 17 febbraio 2011. L’altro giorno l’epilogo della vicenda con l’arrivo sotto lo studio del suo collega, dopo averlo telefonato più volte in mattinata ed avergli inviato vari sms. Inevitabile dunque l’arresto, secondo i dettami della legge antistalking.
Altro caso di violenza questa volta in famiglia arriva da Acquavella, frazione di Casalvelino dove ieri mattina è stato arrestato un extracomunitario che da oltre 20 anni risiede nel Cilento. L’accusa è di maltrattamenti e lesioni nei confronti di moglie e suocera.
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