Domenica la sesta tappa Trail Campania sul Monte Gelbison

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Domenica la sesta tappa Trail Campania sul Monte Gelbison

Domenica 21 giugno 2015 il circuito Trail Campania fa tappa nel Cilento e precisamente nel borgo medievale di Novi Velia. La quarta edizione del Trail del Monte Gelbison, organizzato dall’atletica Agropoli in collaborazione con il comune di Novi Velia, avrà importanti novità rispetto alle precedenti edizioni. La partenza, prevista per le ore 11:00, sarà da Piazza Longobardi. L’arrivo, per la prima volta in assoluto, sarà organizzato sul piazzale della Chiesa sulla vetta del Monte Gelbison a circa 1705 mt di altezza. Il ritrovo sarà in vetta, in zona Croce di Rofrano, alle 8:30 dove saranno consegnati i pettorali fino alle ore 10:00.  Le navette, che accompagneranno gli atleti alla partenza, inizieranno a scendere alle 10:00 direzione Novi Velia. Dopo l’arrivo ci sarà la cerimonia di premiazione alle ore 14:30 in vetta nel piazzale antistante la Chiesa. Sarà allestito un ricco buffet. Gli atleti e per chi voglia continuare la giornata in compagnia, avranno la possibilità di pranzare in un ristorante in vetta (nel pacco gara ci sarà il buono valido per tutta la famiglia).  Alle ore 15:00 per chi vuole, il parroco si è offerto per far visitare agli atleti e ai familiari/accompagnatori il museo sotterraneo. Circa 18 Km su sentieri percorsi in tempi remoti da pellegrini e pastori. Un’affascinante scalata nella natura selvaggia ammirando paesaggi mozzafiato a cui parteciperanno Danilo Palmieri e Silvio Filpi organizzatori e promotori di questa quarta edizione del Trail del Monte Gelbison.                                  

Il termine ‘trail’ in inglese indica il ‘sentiero’. Com’è il percorso che condurrà gli atleti in vetta sul Monte Gelbison. Ce lo illustrate?

Il percorso di quest’anno è cambiato totalmente. Invariati i km, circa 17, di gara e la zona di partenza che avverrà, come nelle edizioni passate, in piazza Longobardi di Novi Velia. Il percorso per gran parte sarà su sentieri (tranne i primi 3 km e un altro breve tratto dove si calpesterà l’asfalto) ricavati all’interno dei castagneti, ontaneti e faggeti che caratterizzano questa montagna. Si affacceranno in alcuni punti su veri e propri terrazzi naturali che danno sugli abitati di Cannalonga e Rofrano. I primi 8 km di gara sono completamente in salita e toccheranno le zone denominate “cantiere Iumo Ranni”, “Piano Mancuso”, “Fontana dell’Elce”, “Tempa del lupo”, loc.tà “Petra tonna”, “Cognulo del lupo”. Poi dal km 8 al km 14 (qui gli atleti incontreranno un breve tratto di asfalto in loc.tà “Monte scuro”) attraverseranno la zona più bella di tutta la gara. Gli atleti correranno sotto le pareti della vetta del Monte Gelbison caratterizzata da imponenti faggi e numerose “nevere” (fossi scavati dall’uomo per raccogliere la neveutilizzata poi in estate). Al 14esimo km, gli atleti, dopo essersi rinfrescati sotto una sorgente presente sul percorso gara, inizieranno la vera e propria scalata al Gelbison. L’ultimo tratto, di 3 km circa, con pendenze anche del 40%, li condurrà fino all’arrivo, posizionato nei pressi della chiesa del Sacro Monte ad un’ altitudine di 1705 mt.

– Quanto avete impiegato per tracciare il percorso più adatto per gli atleti?

Il primo sopralluogo per questo nuovo percorso è stato effettuato per caso il 26 dicembre in compagnia di un altro amico Michele Palma. Da allora, incuriositi da queste zone, dove nessuno di noi era mai stato, abbiamo deciso di approfondire la nostra conoscenza, visionando dapprima delle mappe dei sentieri e poi iniziando vari sopralluoghi sul posto, fino a disegnare e rendere fruibile e il più sicuro possibile il sentiero agli altri. La comunicazione ufficiale del percorso è stata effettuata a metà maggio, in quanto prima, la neve rendeva difficile l’individuazione del sentiero. In poche parole, circa 5 mesi e numerose uscite sia a livello escursionistico che atletico, per non parlare poi delle uscite dedicate alla pulizia e alla sistemazione di alcuni tratti che la neve aveva reso insuperabili.

Quali sono le differenze dell’edizione 2015 con quelle precedenti?

Nel 2014 il Trail del Monte Gelbison si sviluppava in un territorio che si affacciava sugli abitati di Vallo della Lucania, San Biase, Futani, Cuccaro osservando in lontananza il mare ed il Monte Bulgheria e gli atleti correvano in gran parte sul sentiero sacro, ossia il sentiero più conosciuto ed utilizzato per raggiungere la vetta. Quest’anno invece il percorso sarà per un buon 60 % racchiuso nelle faggete che si affacciano sugli abitati di Cannalonga e Rofrano, osservando in lontananza la vetta più alta del Cilento e della Campania, il Monte Cervati. Il percorso che si affronterà, è poco utilizzato dalle persone, tranne che dai pastori con i loro greggi e dai cercatori di funghi, ma pur sempre un percorso spettacolare.

L’arrivo in vetta. E’ stata una vostra decisione?

L’obbiettivo di un Trail, ma anche di un’ escursione è quello  di fare un uscita ed arrivare a visitare un qualcosa che quando si ritorna a casa verrà raccontata e rimarrà impressa negli anni. Nelle tre precedenti edizioni, egregiamente organizzate dalla Asd ss18 del presidente Arminio Ruggiero, si arrivava a 1500 mt, presso loc.tà  “Manto della Madonna”, e poi si scendeva giù. Noi invece, da quando siamo subentrati all’organizzazione con la società Asd atletica Agropoli “Cilento”, abbiamo lavorato con un solo obbiettivo: raggiungere la vetta e far arrivare i corridori, per la prima volta in

 

 

 

assoluto, su una delle vette più belle del Centro – Sud (probabilmente è la prima volta in assoluto che in Campania si arriva così in alto).                      

–          Un aggettivo a testa per definire il Trail del Monte Gelbison!

Spettacolare e indimenticabile

–          Quali sono le tappe percorse che vi sono rimaste in mente e quali quelle che vi incuriosiscono?

Sono 4 anni che facciamo Trail ed ogni percorso ha il suo fascino che lo caratterizza. Forse quelli che sono rimasti indelebili nella mia mente (Danilo) è quello di Positano dove ho fatto il mio esordio in questa disciplina vincendo la prima volta e piazzandomi sul podio nei successivi due anni e l’ultra Trail di Amalfi di 75 km dove attraversammo per circa 10 ore l’intera costiera amalfitana. Comunque, basta che si corra in natura e si rispetti il territorio che ci sta ospitando, ogni gara è una festa.

L’appuntamento è per domenica per trascorrere una giornata piacevole di sport, ammirando ed esplorando una natura, per fortuna, ancora incontaminata dell’entroterra cilentano e del Monte Gelbison.

 

                                                                                                                      Orlando Romanelli 

            

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