Baldi come Pica: «No alla abolizione delle Comunità montane»
| di Marianna Vallone«Mi associo alle considerazioni espresse dal presidente dell’ottava commissione consiliare della Regione Campani, Pietro Foglia e degli onorevoli Pica, D’Amelio e Abbate condividendo l’illegittimità dell’articolo 37 del decreto legge approvato dalla Giunta regionale che di fatto sopprime le Comunità Montane». A dichiararlo è il consigliere regionale Giovanni Baldi che ha aggiunto: Questa decisione sopprime le comunità montane in dispregio allo Statuto regionale vigente che invece ne prevede il riconoscimento con le relative funzioni. Conoscendo i territori – continua Baldi – le realtà economiche e sociali, i livelli di crisi occupazionali, non può essere ignorata la storia, il ruolo e le funzioni svolte dalle Comunità montane e dai suoi operatori idraulici forestali che lavorano a tutela della difesa del suolo e del patrimonio boschivo».
«Inoltre – sottolinea il consigliere – va portato a conclusione l’iter di approvazione della proposta di legge Testo unificato, reg. gen. 178 e 280, Riforma delle Comunità Montane in Unioni Montane dei Comuni, riordino ordinamentale, territoriale e funzionale, già incardinata in consiglio regionale, proposta frutto del lavoro di abbinamento dei due testi nella sottocommissione e approvata dalle commissioni consiliari congiunte, prima e ottava, nella seduta del 21 giugno 2012 all’unanimità. Pertanto invito il governatore Caldoro a ritirare l’articolo 37 dal decreto legge».
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