Sapri, studenti del Leonardo da Vinci attivano raccolta fondi per Emanuele Scifo
| di Marianna Vallone
Anche gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore Leonardo da Vinci di Sapri sposano l’iniziativa della raccolta fondi per aiutare Emanuele Scifo, il 33enne di Battipaglia affetto da pseudo ostruzione intestinale cronica e costretto a un trapianto multi viscerale per salvarsi la vita. Un intervento dalla cifra altissima, quasi un milione di euro.
La raccolta fondi per contribuire a raggiungere la somma richiesta dalla clinica di Miami dove Emanuele dovrebbe operarsi, è arrivata tra i banchi di scuola qualche settimana fa. Prima con la preside Maria de Biase, dirigente dell’Istituto di Santa Marina-Policastro, e qualche giorno fa anche nelle aule del Liceo Classico Carlo Pisacane di Sapri. La dirigente Franca Principe ha lanciato un appello alla solidarietà ai suoi ragazzi, ma anche alle famiglie e al personale scolastico. Gli studenti del Leonardo da Vinci, supportati nell’iniziativa dal dirigente Giuseppe Caruso, hanno deciso, invece, di dare il via alla raccolta fondi durante l’assemblea d’istituto di sabato.
Queste non sono le uniche iniziative nate per aiutare Emanuele. Il 27 marzo al teatro La Provvidenza di Vallo della Lucania si svolgerà una maratona di note e solidarietà, con tantissimi artisti cilentani che metteranno insieme voce e talento per una serata di musica, tra questi Piera Lombardi, Angelo Loia, Paola Salurso, Capobanna, Rotumbè e molti altri. A Santa Maria di Castellabate, invece, il 30 marzo è prevista una maratona di 5 chilometri organizzata dal Forum Giovanile locale. Un altro evento, sempre musicale, è in programma poi a Santa Marina, ma i dettagli di entrambi gli appuntamenti con la solidarietà saranno resi disponibili al più presto.
Intanto, sul versante istituzionale, venerdì mattina il consigliere del gruppo Caldoro, Giovanni Fortunato, ha presentato un ordine del giorno in Regione: «Emanuele non può aspettare. Il tempo, per questa malattia è un fattore cruciale e bisogna dunque agire subito. – ha detto il consigliere – Chiedo perciò all’istituzione regionale, ed in particolare al presidente Caldoro, di prendere a cuore la vicenda e di impegnarsi, insieme con esperti del settore, ad individuare una soluzione al problema in tempi rapidi».
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