Cilento, spettacolare esplosione al largo: bomba d’aereo statunitense fatta brillare dalla Marina

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Cilento, spettacolare esplosione al largo: bomba d’aereo statunitense fatta brillare dalla Marina

Un giacimento di ordigni bellici: la Campania è spesso interessata dal ritrovamento di materiale altamente pericoloso risalente in particolare alla seconda Guerra mondiale. Nella provincia di Salerno la maggior parte delle volte gli ordigni vengono rinvenuti nell’area di Capaccio Paestum. Nei giorni scorsi un residuato è stato rinvenuto e fatto esplodere in mare durante una spettacolare operazione. 

Esplosione a 20 metri  Giovedì 19 marzo i palombari del Gruppo operativo subacquei, del Raggruppamento subacquei ed incursori ‘Teseo Tesei’ha estratto una bomba d’aereo statunitense. Il cacciamine Chioggia ha iniziato nella mattinata le ricerche a largo della costa del Cilento, fuori il porto di Acciaroli, dopo la segnalazione di un probabile residuato bellico. Dopo poco la conferma: sul fondale sabbioso, a 56 metri di profondità, e a poco più di un miglio dal porto, è stata trovata una bomba d’aereo statunitense del tipo ‘Demo 500’ molto deteriorata, con brandelli di reti da pesca e circa 250 chili di tritolo dentro. Un team del GOs ha imbracato l’ordigno, lo ha portato a 20 metri dalla superficie e lo ha assicurato a dei galleggianti. Poi con un rimorchio lentissimo è stato portato a più di 2 miglia al largo. Raggiunta l’area interdetta, i subacquei hanno preparato la mina per far brillare l’ordigno. Nonostante la profondità, l’onda d’urto ha sollevato un’altissima e spettacolare colonna d’acqua.

Nessun danno all’ecosistema – garantiscono gli uomini della Marina Militare – perché i luoghi prescelti per il brillamento che è l’unico sistema possibile per neutralizzare in sicurezza ordigni rimasti in acqua per così tanto tempo, avevano fondali compresi tra i 700 e mille e l’esplosione è avvenuta mentre gli ordigni erano a poche decine di metri di profondità ed era stata accertata l’assenza di branchi di pesci nelle vicinanze. Ora la nave Chioggia ha proseguito la sua campagna di rimozione verso le coste pugliesi. 

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