Legge comunità montane in consiglio regionale: licenziamento dei precari

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Legge comunità montane in consiglio regionale: licenziamento dei precari

Nuove rogne per i precari delle comunità montane della regione Campania, a rischio il loro posto di lavoro. Dopo la disastrosa situazione finanziaria delle comunità montane la commissione “Attività produttive, programmazione, industria, commercio, turismo, lavoro ed altri settori produttivi” della regione Campania, ha dato il via libera al testo unificato delle proposte di legge regionali di riforma delle comunità montane e la loro trasformazione in Unioni montane dei comuni.

Preoccupante l’iter di passaggio tra Comunità montana e Unione dei comuni montani per i dipendenti degli enti montani. Se i lavori a tempo indeterminato non corrono rischi, secondo la proposta di legge tutti “i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato sono risolti automaticamente alla data di insediamento dei nuovi organi”, vale a dire che l’Unione dei comuni montani chiuderà le porte ai precari degli enti montani.

Ma sono parole di soddisfazione quelle del consigliere Giovanni Baldi: “La legge che andrà approvata in Consiglio regionale è il frutto di un lavoro sinergico che punta a riordinare la materia e le competenze territoriali e funzionali delle attuali Comunità montane”.

Secondo la legge che deve essere votata in consiglio regionale ogni comune montano o parzialmente montano può partecipare ad una sola Unione dei comuni montani, che saranno costituite da 3 organi: il consiglio generale, la giunta e dal presidente ai quali non spetta alcuna indennità né rimborso spese. Ancora non sono state individuate le funzioni delegate di quelle che dovrebbero essere le Unioni dei comuni montani, in merito a ciò il consiglio regionale ha 120 giorni di tempo dall’entrata in vigore della presente legge per individuare le attività, le risorse umane ed economiche che andranno a svolgere le Unioni. 

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