Soppressione scuole: Pica interroga Caldoro e Miraglia

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Soppressione scuole: Pica interroga Caldoro e Miraglia

Durante la mattina di giovedì 20 settembre è stata depositata l’Interrogazione a risposta scritta all’indirizzo del presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro, e dell’assessore alla Istruzione, Caterina Miraglia, in merito alla recente ridefinizione delle autonomie scolastiche regionali con le relative soppressioni.

Nella Interrogazione il consigliere regionale salernitano Donato Pica, sottolinea che con tale provvedimento (il decreto prot. n. 6449 dell’1/08/2012, dell’ufficio scolastico regionale della Campania che ha disposto l’assegnazione degli incarichi ai dirigenti scolastici a decorrere dal 1/09/2012, riguardante le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado), si e’ nella sostanza data applicazione all’art.19 commi 4 e 5 della Legge n. 111/2011 in materia di razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica determinando di fatto la perdita dell’autonomia per numerosi istituti scolastici risultanti al di sotto dei parametri previsti (600 alunni, con deroga a 400 per le cosiddette Scuole di montagna) in base alla nota del 27/06/2012 della Direzione generale per il personale scolastico, contenente l’elenco dei Comuni montani cui riferirsi per le deroghe.

La questione nasce in quanto, per i dati relativi ai comuni “montani”, il Ministero della Pubblica Istruzione fa riferimento all’elenco ufficiale dei comuni di montagna, ex Legge n. 90 dell’1/03/1957, assolutamente non rispondente all’attuale realtà dei luoghi. “La situazione venutasi a creare – dichiara Pica – risulta assolutamente penalizzante soprattutto per i piccoli comuni delle aree interne della regione Campania”.

“A mio avviso – continua Pica – urge l’intervento dell’Ente Regione, peraltro unico titolare della competenza in materia di dimensionamento della rete scolastica così come ribadito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 200/2009; al fine di rivedere l’attuale situazione di moltissimi plessi scolastici. Infine, voglio ricordare – conclude Pica – che spetta agli Enti Locali proporre l’aggregazione in Istituti Comprensivi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1°grado ai fini dell’approvazione da parte delle Regioni dei piani di dimensionamento della rete scolastica.

Nella Interrogazione si chiede di conoscere se non si ritenga opportuno, da parte della Giunta e dell’assessore al ramo, di avviare un urgente confronto con il Ministero della Pubblica Istruzione per sottolineare la necessità dell’adeguamento delle classificazioni dei comuni montani in linea con le normative statali e regionali vigenti e per ribadire la competenza esclusiva dell’ente Regione in materia di dimensionamento della rete scolastica di fatto modificata con i nuovi criteri di individuazione dei dirigenti e con la soppressione di alcune autonomie derivati dalla programmazione locale e dalle specifiche caratteristiche dei comuni montani.

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