Adesione dell’Università di Salerno a Campus Mediterraneo
| di Federico MartinoL’intesa prevede di cooperare per promuovere la partecipazione alla selezione regionale delle iniziative di risonanza nazionale ed internazionale per un evento aperto agli studenti, ricercatori e docenti che svolgono programmi internazionali (Erasmus, Leonardo ed altri scambi internazionali) presso l’Università di Salerno, in collaborazione con l’Ufficio programmi internazionali dell’UNISA , Musicateneo ed altri organismi funzionali oltre ad altri eventi della stessa tipologia e a cooperare per scambi e relazioni culturali .
Soddisfatto il sindaco di Ceraso Avv. Gernnaro MAIONE, capofila del progetto che ha dichiarato “Con l’adesione dell’Università di Salerno al nostro progetto di programmazione e pianificazione territoriale si conferma la bontà dell’intesa e la forza di lavorare insieme per il bene comune” e aggiunge “L’Università si è resa disponibile a promuovere e qualificare l’intesa con ulteriori specifici programmi e progetti (Summer School, Stage, Convegni, Seminari e programmi comuni di carattere internazionale) in stretta cooperazione con l’Ufficio Relazioni Internazionali compreso la progettazione di programmi di ricerca e studio internazionali”.
Un passo rilevante del progetto territoriale che punta alla creazione di un distretto culturale-turistico evoluto che mira a promuovere l’immagine e le attività della “Chora Velina” come “Polo di conoscenza e servizi di qualità” orientati a qualificare la destinazione turistica legata alle risorse ambientali, archeologiche, culturali ed umane che presenta una straordinaria concentrazione di riconoscimenti e qualità, unica in Italia , da Patrimonio Mondiale dell’Umanità a Riserva di Biosfera, Diploma Europeo della Biodiversità, Green Globe, Geosito UNESCO, Patrimonio Immateriale per la Dieta Mediterranea detentore ultradecennale di un invidiabile primato della Regione Campania con 10 bandiere blu su 11, località cinque e tre Vele di Legambiente e Touring Club, borghi tra i più belli d’italia per qualità dei servizi. L’azione programmata mira a delineare un percorso che finalizza i suoi obiettivi al Forum Universale delle Culture 2013, a partire dall’ulteriore valorizzazione dell’offerta di servizi e opportunità già presenti nell’area. La Chora Velina è intesa come comprensorio geografico allargato, epicentrico alla città di Elea Velia patria della civiltà moderna, che racchiude un set interconnesso di attrazioni culturali, storiche, artistiche e enogastronomiche.
Il progetto si propone di creare un network di operatori che possano agire in modo coordinato e continuativo. Con l’ausilio di un portale dedicato e di itinerari di visita appositamente declinati, si persegue la finalità prima, cioè quella di consentire la fruizione dei siti, dei servizi e delle iniziative/eventi in modo da renderli più attraenti per i visitatori italiani e stranieri. La valorizzazione del comprensorio della Chora Velina consente di declinare una particolare offerta di destinazione turistica, che attraverso le attività e le modalità con le quali le stesse sono sviluppate nel programma attuativo, può portare a:
•Maggiore qualificazione dell’offerta culturale e turistica con conseguente potenziale aumento della domanda (incoming);
•Aumento dei servizi e delle opportunità del comparto turismo culturale, studentesco, sociale;
•Valorizzazione e razionalizzazione del sistema dei collegamenti e dei trasporti;
•Migliore distribuzione ed aumento dei flussi di utenti e fruitori del Campus nell’area durante tutto l’anno;
•Potenziale aumento della permanenza media di esperti, cultori, studiosi, scienziati, ricercatori nell’area;
•Awareness positiva sul Parco del Cilento e Vallo di Diano.
Una visione economica di destinazione culturale e turistica può essere considerata tale solo nel momento in cui le risorse, cioè la materia prima fonte di attrazione, siano integrate con infrastrutture e servizi che consentano, rispettivamente, l’accessibilità e la fruibilità della meta desiderata. Se non sussistono queste caratteristiche non si ha un “prodotto” vendibile.
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