Cilento, in trekking alla scoperta della Primula Palinuri
| di Marianna ValloneAvere un tesoro sotto gli occhi e non riuscire a vederlo. Così si potrebbe riassumere una domenica di febbraio, zaino in spalla e scarponcini da trekking ai piedi alla scoperta del patrimonio naturalistico del Cilento, uno di quei luoghi magici che permettono ancora di sognare ad occhi aperti e stupirsi anche nelle piccole cose. A rendere possibile la magia è quello che risulta essere uno dei tesori del territorio, un gioiello di biodiversità, rarissimo e a rischio d’estinzione, tanto da diventare il simbolo del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: la Primula palinuri. Ed è lungo la costa di Camerota e Palinuro che è più facile incontrarla. Tra febbraio e marzo, periodo della fioritura, uno dei sentieri lungo i quali è possibile trovarla è quello che porta a Baia degli Infreschi da Monte di Luna, nei pressi di Marina di Camerota, attraverso un percorso di circa quattro chilometri che racchiude una biodiversità elevatissima.
La scenografia fornisce gli stimoli giusti e permette di dimenticarsi della fatica dell’escursione per godere dei colori e dello spettacolo regalato da questo santuario naturale. A rubare la scena, sono maestosi alberi di ulivo, colline ricoperte di macchia mediterranea e di piccoli appezzamenti coltivati alternati a vigneti, pronti a convivere con la presenza di rocce, strette mulattiere, circondate di piante di ginestre e mirto. Una escursione lungo il sentiero che porta alle spiagge più belle d’Italia, così premiate negli ultimi anni anche da Legambiente, significa lasciarsi andare, liberare la mente, pronti a contemplare una natura tanto affascinante quanto misteriosa là dove, a distrarre, è solo il rumore del mare, quando si sta per arrivare, che porterà a illudersi che laggiù non ci sia traccia umana.
Ad accompagnare alla scoperta del territorio, a tu per tu con la natura, è l’associazione di trekking Outdoor Cilento, che con le innumerevoli attività proposte, tra escursioni ad alta quota e passeggiate tra i tesori artistici e culturali, racconta il lato più bello e a tratti sconosciuto del Cilento. Un’associazione giovane, nata da una passione comune per le attività all’aria aperta e dalla voglia di riscoprire in modo differente l’immenso patrimonio artistico, naturalistico e culturale del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Rosalba Casalnuovo e Manuela Cotignola, presidente e vicepresidente dell’associazione, come Cicerone, conoscono e amano ogni anfratto di queste zone selvagge. A questo punto non rimane che scoprire il resto, con loro. Prossima tappa il monte Panormo, la vetta più alta dei Monti Alburni.
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