Minestra di cicerchie, dal passato sapori dimenticati
| di Federico MartinoLe cicerchie sono legumi attualmente diffusi soprattutto presso popolazioni africane e asiatiche. In Italia stanno quasi scomparendo e, soprattutto al Nord, è difficile reperirle nei negozi, mentre noi qui al Sud siamo fortunati in quanto c’è chi ancora le coltiva. Io, grazie al regalo di un amico, ho avuto la fortuna di avere delle cicerchie coltivate sulle colline camerotane, coltivazione biologica e altitudine hanno donato un gusto persistente a questi magnifici legumi. A differenza di altri alimenti della loro famiglia, le cicerchie necessitano di pochissima acqua per la cottura.
Ingredienti:
300 g di cicerchie
1 grosso spicchio d’aglio (o due piccoli) tritato
2 pomodori da sugo
Prezzemolo
Menta
Timo
300 ml brodo vegetale
Sale e pepe nero macinato fresco q.b.
Pane fatto in casa e tostato q.b.
Preparazione:
Per questa ricetta cominciamo la sera prima con mettere le cicerchie in ammollo in 1 litro d’acqua. Dopo 12 ore, scoliamo le cicerchie.
Mettiamole in una pentola e aggiungiamo acqua fino a coprirle bene. Portiamo a bollore poi abbassiamo la fiamma e cuocere a fuoco dolce per meno di un’ora oppure fino a quando le cicerchie diventano tenere, per accertarsi è meglio controllarle periodicamente.
In una pentola ampia scaldiamo 4 cucchiai di olio evo, aggiungiamo l’aglio e le erbe aromatiche. Cuociamo per 1 minuto circa, mescolando spesso, fino a quando l’aglio sprigiona il suo aroma, poi aggiungiamo i pomodori. Cuociamo fino a ottenere un sughetto, circa 8 minuti, poi versiamo nella pentola le cicerchie e farle cuocere nel sugo per 10 minuti. Versiamo nella pentola il brodo e abbastanza acqua da formare una minestra abbastanza fluida. Continuiamo a cuocere per 10 minuti. Aggiustiamo di sale e pepe e serviamo la minestra calda con fettine di pane, possibilmente cotto a legna, leggermente tostate.
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