Corisa 3: diffidato il comune di Auletta
| di Biagio CafaroSempre più problematica la questione rifiuti nel Cilento e Vallo di Diano. Questa volta è il Corisa 3 a prendere provvedimenti. «La gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani dei comuni deve rimanere in affidamento ai Consorzi di bacino sino al 30 giugno prossimo. Non esistono alternative in merito». A dichiararlo è il commissario liquidatore del Consorzio di bacino Sa3, Giovanni Siano, che, nei giorni scorsi, ha diffidato ufficialmente il comune di Auletta dopo la decisione dello stesso di voler affidare la gestione del servizio ad altri soggetti diversi, appunto, dal Consorzio Sa3.
«Ho diffidato l’amministrazione comunale di Auletta in quanto tutte le attuali norme in merito evidenziano in maniera chiara – sottolinea Siano – che, al momento, gli unici gestori possono e devono essere i consorzi di bacino. Il comportamento degli amministratori comunali di Auletta mi sembra, tra l’altro, anche irresponsabile ed irriguardoso nei confronti degli attuali lavoratori impiegati sul cantiere aulettese. In tale maniera si mette a serio rischio il loro futuro lavorativo».
«Tutto questo – aggiunge Siano – senza considerare che il Consorzio si è mostrato sempre disponibile alle richieste del comune di Auletta, ovviamente se legittime”. Intanto Giovanni Siano annuncia di adire immediatamente le vie legali per interrompere l’iter burocratico-amministrativo avviato dal comune di Auletta. Siano, tra l’altro, è confortato anche da recenti sentenze del Tar Campania che, per altri comuni salernitani, ha decretato la sospensiva dell’affidamento del servizio di gestione di raccolta rifiuti a società private confermando, così, la piena legittimità dei Consorzi di Bacino».
Il commissario liquidatore del Consorzio bacino Sa3 scende, quindi, nuovamente in campo per ribadire la illegittimità di qualsiasi atto posto in essere dai quei comuni che eventualmente volessero gestire in maniera diversa il ciclo integrato dei rifiuti.
Le evoluzioni normative che si sono succedute hanno, sicuramente, rafforzato la posizione dei consorzi. Lo stesso assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano si è espresso a chiare lettere su tale argomento. Con diverse note, Romano ha specificato che tutti i comuni campani appartenenti alla competenza dei Consorzi di bacino devono attenersi al vigente quadro normativo inerente la proroga della fase transitoria sino al 30 giugno prossimo, così come sancito con il decreto-legge n. 14/2013. Tale quadro normativo, tra l’altro, non prevede che i comuni possano porre in essere qualsiasi altro tipo di gestione dei rifiuti, compresa la “gestione in house”, con soggetti diversi dai Consorzi di bacino al fine di evitare duplicazioni di costi erarialmente sanzionabili.
Intanto il commissario liquidatore Giovanni Siano continua a lavorare per cercare di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali in carico all’ente consortile messi a serio rischio dalla non semplice situazione economico-finanziaria in cui versa il Consorzio di bacino Sa3 a causa dei crediti, anche pregressi, vantati con diversi comuni di propria competenza.
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