Paestum, ‘FareAmbiente Salerno: ” Il 25 aprile liberiamo la pineta!”
| di Marianna Vallone“La fascia costiera e le retrostanti aree pinetate che insistono nel comune di Capaccio rappresentano una grandiosa riserva di biodiversità di decine di Km2 e non possono essere abbandonate a sé stesse con la scusa della tutela. Valorizzazione e fruibilità devono diventare imperativi assoluti nelle politiche di gestione dei beni ambientali come di quelli culturali. È arrivato il momento di segnare una svolta storica in uno dei luoghi turistici più noti e ricchi di bellezze del Mezzogiorno”, sostiene Eustachio Voza, coordinatore di FareAmbiente per la provincia di Salerno.
Mercoledì 25 aprile 2012 a partire dalle 10 i giovani del locale laboratorio di FareAmbiente e i volontari che vorranno unirsi alle due squadre già organizzate, ripuliranno il tracciato della pista ciclabile che attraversa la pineta di Paestum in località Laura.
“L’appuntamento con i giovani di FareAmbiente, guidati dal giovanissimo Davide Mucciolo e dal veterano Fiore Luciano, ed i volontari che vorranno sostenere l’iniziativa è presso lo storico Lido Nettuno. La scelta di legare ambiente e turismo non è affatto casuale: FareAmbiente ripete da anni che nessuna forma di tutela assoluta è sostenibile senza adeguate politiche di valorizzazione e promozione del territorio”, continua Eustachio Voza.
“Pulire il tracciato di una pista ciclabile di rara bellezza d’intorno, che nasce anche come occasione di sviluppo turistico per poi essere abbandonata al degrado, significa tutelare l’ambiente ma nel contempo contribuire a migliorare l’offerta turistica sostenibile di Paestum, una delle mete di maggior successo negli scorsi decenni”. “Non si tratta di una pulizia della pineta quale atto dimostrativo da ripetersi di tanto in tanto. L’iniziativa è una presa di posizione forte che viene dai giovani che vogliono ricordare a quanti lo hanno dimenticato per anni che simili ricchezze non possono essere depauperate e che le occasioni di sviluppo vanno costruite anche dal basso. Pensare sostenibile puntando alla crescita del territorio è un diritto dei giovani, ma è un dovere per ogni cittadino”, conclude Voza.
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