La satira di Stefano Benni incontra il teatro Cilentano: “Il carnevale degli insetti”
| di Giuseppe GalatoGioi Cilento è infestata da insetti durante l’ultima serata della “Festa del Belvedere”: sono gli attori del LaboratorioTeatralePermanente di Vallo della Lucania, travestiti ad hoc per lo spettacolo di questa sera, “Il carnevale degli insetti” di Stefano Benni.
Mosche, mantidi, falene si insinuano fra il pubblico, lo disturbano, come gli insetti fanno ogni giorno: sul palco Biancarosa Di Ruocco mette in scena le riflessioni di questi ultimi, cambiando costume e aspetto di volta in volta, Gianluca Lamanna accompagna alla chitarra, fra onomatopee, improvvisazioni e brani inediti che vanno ad accostarsi al testo di Benni.
Fra le scenografie e i cambi di costume (a cura di Mariagrazia Merola) Biancarosa Di Ruocco muta forma e postura, metodo di recitazione ed accento, dando di volta in volta una connotazione regionale diversa in base al personaggio interpretato: si va dal siciliano al bergamasco passando per il romano e così via. Come al solito l’attrice si dimostra a proprio agio sul palco riuscendo a muoversi con disinvoltura da un’interpretazione all’altra, come se recitare, impersonificare di volta in volta, a distanza di pochi minuti, personaggi così diversi fra di loro, sia la cosa più facile e naturale del mondo.
Lo spettacolo è, nello stile che si confà a Benni, una feroce ed ironica critica, sarcastica, all’essere umano, messa in scena grazie alla visione dell’insetto: si passa da temi legati all’ecologia a quelli sullo sfruttamento, da temi vicini al razzismo a quelli sul preconcetto.
E la morale è una sola: “Guardate la falena, che bel disegno di ali. Ma certo voi siete troppo occupati per guardare la varietà. Peccato! Eppure il mondo è pieno di fiori, di odori, di succhi… e di merda. Senza di voi, uomini, cosa sarebbe? Non andrebbe avanti. Resteremmo solo noi: gli insetti. Sarebbe un mondo meraviglioso! Buonanotte, vertebrati e vertebrate. Attenti a voi!”.
©Riproduzione riservata