Nasce la Consulta delle Associazioni Teatrali del Vallo di Diano
| di Giuseppe GalatoLa Comunità Montana Vallo di Diano, pur immersa nelle numerose difficoltà che riguardano l’Ente, il suo futuro e soprattutto la sorte dei dipendenti e degli operai, promuove una costante e attiva azione sul territorio tentando di non tralasciare nessuna iniziativa ritenuta utile e di sviluppo per le persone del territorio valdianese.
Con questa finalità, e grazie all’impegno di diverse persone che hanno creduto nell’iniziativa, prende il via la “Consulta delle Associazioni Teatrali” che mira a fornire un luogo fisico e utopico in cui possa verificarsi un sano scambio di vedute e una possibilità di collaborazione per tutte quelle realtà associative che si occupano di teatro.
L’iniziativa nasce anche a seguito di un protocollo d’intesa tra l’Ente montano e il comune di Sassano, il quale mette a disposizione la struttura polifunzionale adiacente al laghetto di Silla per lo svolgimento di alcune attività.
Nei giorni scorsi sono state convocate tutte le associazioni teatrali del territorio e i loro rappresentanti hanno apprezzato l’iniziativa che l’Ente ha avviato per la nascita della Consulta, a detta di molti presenti, uno strumento che già in passato si è tentato di costruire con poco successo.
“Il rammarico dell’Ente, ha aggiunto il presidente Accetta, è che in questa fase di enorme difficoltà non si è potuto assumere nessun impegno economico per organizzare meglio delle iniziative e dei progetti utili alla consulta e alle sue attività, ma abbiamo intanto avviato un processo virtuoso anche grazie all’impegno di alcuni operatori del settore”.
Sabato mattina prossimo, 22 ottobre, alle ore 11 presso la struttura polifunzionale a Silla di Sassano sarà presentato alla stampa il progetto della Consulta ed una delle prime attività, un Laboratorio sperimentale di arti sceniche che comincerà a novembre e terminerà a maggio. Un primo tentativo per offrire agli eventuali allievi un percorso professionalizzante, capace di mettere in dialogo realtà del territorio che talvolta nemmeno si conoscono. “La consulta è un metodo, conclude Accetta, che deve farci ragionare sui possibili strumenti utili alla risoluzione delle crisi. Non da soli, ma stando insieme si possono individuare le soluzioni migliori”.
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