Scandalo Forestale, oggi il riesame: si attende la decisione del giudice
| di Lucia CarielloC’è attesa nel comune di Capaccio – Paestum per la decisione del giudice del Tribunale del Riesame prevista per oggi, lunedì 22 ottobre, in merito alla richiesta di revoca delle misure cautelari a danno dei due ex comandanti della Forestale di Capaccio Marta Santoro e suo marito Antonio Petillo.
L’accusa sarebbe di concussione e tentata concussione. La decisione del giudice sarà resa nota entro il 26 ottobre, data di scadenza della deposizione degli atti e, quindi, delle misure cautelari adottate nei confronti dei due indagati.
La decisione Nel caso di mancato accoglimento della richiesta di scarcerazione la Santoro potrebbe essere trasferita nella casa corcondariale di Peschiera del Garda, unico penitenziario con sezione femminile deputata ad accogliere pubblici ufficiali. L’alternativa alla detenzione potrebbero essere gli arresti domiciliari in una delle due abitazioni della donna.
Le ultime dall’inchiesta Nel corso dell’inchiesta condotta dal pm Maurizio Cardea della Procura di Salerno, sarebbero state acquisite testimonianze di numerosi imprenditori che avrebbero confessato di aver consegnato somme di danaro alla Santoro in cambio di omissione di controlli. Parliamo, quindi, di un giro di tangenti ad ampio raggio che avrebbe previsto un target monetario dai 2mila fino ai 10.000 euro. Ad incastrare i due ex sovrintendenti della Forestale ci sarebbero oltre alle testimonianze suddette, anche intercettazioni telefoniche, accuse consistenti, quindi, tali da condurre gli inquirenti all’arresto del 3 ottobre dei due coniugi. Un provvedimento d’arresto eseguito alle prime luci dell’alba con un vero e proprio blitz delle forze dell’ordine nell’abitazione dei due sottoposta poi a perquisizione.
Parliamo di un’inchiesta partita in seguito alla denuncia di un imprenditore di Agropoli il quale avrebbe dichiarato di aver ceduto somme di denaro ai due sovrintendenti. Alla denuncia ne sarebbero seguite altre, facendo così scattare l’indagine dei carabinieri coordinate dalla Procura di Salerno.
La dinamica Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le tangenti sarebbero state richieste ai vari imprenditori dopo l’apposizione di sigilli a strutture di vario genere e funzione e sarebbero servite ad evitare i controlli di rito. Si tratta di indagini a 360° che pare vadano a coinvolgere personale della Forestale di diverse stazioni, così come personale della polizia municipale abbracciando anche comuni limitrofi quali Eboli e Battipaglia. Ovviamente gli inquirenti mantengono il riserbo sulle indagini ancora in corso, si attendono, quindi, nuovi sviluppi.
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