Mediterraneo Video Festival: “Cinema senza frontiere” è il tema dell’edizione 2011
| di Giuseppe GalatoMediterraneo Video Festival
Festival Internazionale del Cinema Documentario
Agropoli – Sala Polifunzionale Giovanni Paolo II
Dal 23 al 25 settembre
Cinema senza frontiere è il tema dell’edizione 2011
Storie di emigrazione e di immigrazione
Il Mediterraneo Video Festival – rassegna internazionale del cinema documentario, approda per la terza volta ad Agropoli con il patrocinio dell’Unesco, del Mibac e il sostegno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e del Comune di Agropoli.
Un cartellone ricco di eventi per tre giornate dedicate al documentario di qualità. Il tema della XIV edizione è il Mediterraneo Cinema Senza Frontiere/Without Borders, per parlare di storie di emigrazione e di immigrazione.
I film in concorso
Dieci i documentari in concorso nella sezione internazionale tra cui: J’ai fait mon courage di Giovanni Princigalli storie d’amore, matrimoni, fidanzamenti, incontri, tra gli Italiani di Montréal e gli Italiani del Sud Italia, sullo sfondo degli anni ’50 e ’60.; All I Wanna Do, film della regista marocchina Michelle Medina. L’opera narra i sogni di Simohamed 48 anni, che lavora come guardia di parcheggio e del figlio 17enne Ayoub. Ayoub sogna di andare a Hollywood, rivolge la sua attenzione alla musica e forma un gruppo hip hop con il padre; Mon Pere s’appelle Zoltan di Agnes Szabò. La regista segue le tracce del padre, Zoltán Szabó (1912-1984), aveva cinque anni quando lui morì. E’ Il ritratto di un assente, raccontato dai testimoni che sono sopravvissuti e dalle tracce che ha lasciato; 9 Ter di Celine Darmayan e Origan Cannella, ci fa incontrare uomini e donne confrontati a questa scelta, rischiare o no la propria vita per ottenere dei documenti d’identità.; Il Nuovo Sud dell’Italia di Pino Esposito, è un film di riflessione sul Sud Italia che sta cambiando e sta diventando, da luogo di emigrazione, luogo di immigrazione; Immigrant Son: The Story of John D. Mezzogiorno di Frank Cappiello narra la storia di Giovanni, figlio di immigrati di generazione americana di origini italiane e ci accompagna in un viaggio attraverso il tempo nel tentativo di dare un senso al suo passato; Qui Finisce l’Italia del regista belga Gilles Coton è un road movie che attraversa paesaggi e contraddizioni dell’Italia contemporanea, accompagnato da estratti del diario del viaggio fatto nel 1959 da Pier Paolo Pasolini lungo l’intera costa della penisola, da Ventimiglia a Trieste; Heart Quake di Mark Olexa racconta la storia di Shpresa una donna di 26 anni, che vive con il marito e i suoi 5 figli in un arcaico villaggio a nord di Mitrovice, nel Kosovo. Il più piccolo dei suoi figli, Shptym, è affetto dalla sindrome di down, e rischia di morire se non verrà sottoposto ad un difficile intervento al cuore in Italia; Aicha è tornata di Lisa Tormena e Juan Martin Baigorria racconta le migrazioni di ritorno nelle province di Khouribga, Beni Mellal e Fkih Ben Salah, il cosidetto “Triangolo della Morte”, principale bacino d’emigrazione dal Marocco verso il sud dell’Europa, descrivendo le problematiche legate a questo fenomeno da un punto di vista di genere e concentrandosi sulle storie femminili; Infine Gli occhi più azzurri – Una Storia di Popolo di Simona Cappiello e Manolo Turri dell’Orto ci racconta come tra il 1946 e il 1952 più di 70.000 bambini del Sud Italia furono salvati dalla fame, dall’analfabetismo e dalle malattie, grazie allo sforzo e alla solidarietà di donne e uomini che iniziarono a sognare una nuova Italia. Nello specifico, la nascita dei “Comitati per la salvezza dei bambini” nell’immediato dopoguerra, rappresenta un esempio di sostegno spontaneo e organizzato che unì Nord e Sud.
La giuria che assegnerà il premio al miglior documentario della XIV edizione è composta da Gino Frezza, Margaret Scaramella e Riccardo Biadene. Tra le novità la giuria giovani composta da studenti dell’Università degli Studi di Salerno
Sezione Extra e premi speciali
Finestre sul mondo è il titolo della sezione Extra del festival che ospiterà tra gli altri il film The Last Rites di Yasmine Kabir, cineasta del Bangladesh e Jacopo Quadri e Mario Martone (Premio Speciale Medfest) con il documentario Un Posto al Mondo. Dal mare nostrum, al pane nostrum Predrag Matvejev (Premio Speciale Medfest) al Festival con ‘Pane Nostro’ presentato da Paolo Lapponi autore cinematografico che con lo scrittore ha realizzato numerosi documentari sul tema del Mediterraneo. Nello spazio incontri dedicato al tema del festival, sui nuovi fenomeni migratori e per riflettere sull’attualità dell’argomento, il 23 settembre si terrà un meeting session dal titolo “Without Borders”: con il saluto del sindaco di Agropoli Franco Alfieri, e di don Bruno Lancuba e gli interventi di Alessandra Napolitano (Consulta provinciale degli immigrati Provincia di Salerno), Maurizio del Bufalo (direttore del festival del cinema dei diritti umani di Napoli); Anselmo Botte (Segreteria provinciale CGIL Salerno), Fathia Chakir (Marocco–Associazione Un mondo a Colori)
Location: Agropoli, Piazza della Repubblica, Sala Giovanni Paolo II
Ingresso gratuito
Info: www.medvideofestival.net
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