Dissesto Idrogeologico. La solidarietà di Donato Pica alla famiglia Albanese
| di Lucia Cariello“Sono molto dispiaciuto dell’atteggiamento assunto dall’assessore Cosenza in merito ai molteplici richiami e sollecitazioni ad intervenire per la messa in sicurezza della 166 – dichiara Pica – più volte io stesso ho sollecitato più volte interventi che, alla luce di quanto accaduto al giovane di Roscigno in transito sulla Statale, non credo possano attendere.
Contestualmente rimango basito da quanto dichiarato dallo stesso assessore Cosenza che evidentemente non solo non conosce il reale stato di pericolo della stessa Statale, ma evidentemente con troppa leggerezza e superficialità ha provato a liquidare una questione spinosa che viceversa merita attenzione ed impegno.
Ricordo allo stesso assessore che una mia interrogazione protocollata venti giorni fa richiamava l’attenzione della Giunta regionale sul grave fenomeno di dissesto idrogeologico della stessa Statale.
Nell’Interrogazione chiedevo l’intervento urgente per il ripristino della sicurezza sull’unica arteria di collegamento tra il Vallo di Diano e l’area del Basso calore salernitano.
Un territorio fortemente a rischio per il ripetersi di frane e di fenomeni di dissesto idrogeologico, dove la preoccupazione delle comunità locali ai fini della dovuta fruizione dei servizi pubblici essenziali è di primaria importanza.
Nella stessa Interrogazione evidenziavo che, con interrogazioni ed atti precedenti, era stata peraltro già segnalata la disastrosa condizione della viabilità nelle aree interne con la conseguente necessità di definire in tempi brevi un piano organico di interventi per la definitiva messa in sicurezza e l’ottimale fruibilità di dette infrastrutture” aggiunge Pica.
L’atteggiamento di Cosenza quindi non trova nessuna giustificazione.
La speranza che quantomeno lo stesso assessore voglia chiedere pubblicamente scusa.
“Alla famiglia Albanese porgo la mia solidarietà e le scuse per l’incomprensibile atteggiamento della classe politica ed istituzionale di questa nostra Regione che ma i come adesso dimostra quanto sia lontana realmente dalle problematiche che quotidianamente interessano la nostra gente” ha concluso Pica.
La speranza è che ora lo stesso presidente Caldoro avvii ogni utile procedura, allo scopo di assicurare la sistemazione del costone roccioso, ricorrendo i presupposti della somma urgenza e dunque gli elementi giustificativi per l’intervento della protezione civile regionale.
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