Cilento, lavori strade fantasma e appalti illegittimi: 11 indagati

La procura di Vallo della Lucania ha fatto notificare 11 avvisi di garanzia ad altrettante persone accusate a vario titolo di frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale, peculato, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Al centro della vicenda ci sarebbero alcuni lavori «fantasma» e appalti «illegittimi» per la costruzione di strade. La notizia ha travolto il Comune di Rutino, nel Cilento. L’inchiesta è partita dai carabinieri della compagnia di Agropoli. Nei guai è finito anche il sindaco di Rutino, Michele Voria, e il suo vice, Gerardo Immerso. 

L’indagine parte dalla sistemazione della strada comunale di Felitto e la realizzazione della via Alento. Oltre al sindaco e al suo vice, sono finiti nel calderone dell’inchiesta, anche Francesco Amabile, tecnico comunale di Rutino; Carmine D’Occhio, progettista residente in provincia di Benevento; Andrea Esposito di Rutino; Aniello Esposito di Torchiara; Francesco Paolillo, tecnico comunale residente a Vatolla; Massimo Perrotta, tecnico di Salerno, Vincenzo Sacco di Salerno, Dario Torrusio di Cicerale e Francesco Vassallo, tecnico della Regione Campania. 

Dalle indagini è emerso che il sindaco, in concorso con il vicesindaco e altre persone, avrebbero «procurato un ingiusto vantaggio a tre imprese» e allo stesso tempo avrebbero «turbato la gara relativa all’assegnazione dell’appalto per i lavori di sistemazione della strada» finita al centro delle indagini degli inquirenti. 

Intanto l’amministrazione in carica al comune di Rutino si difende tramite un comunicato stampa: «Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura, avendo agito sempre nel rispetto della legge con assoluta trasparenza e responsabilità nei confronti del territorio e dei propri cittadini».

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