Un barile pieno di sogni: Giuseppe Cucco presenta “The Barrel” a Caprioli
| di Giuseppe GalatoIl 25 febbraio, alle 22:30 a Caprioli, presso La Grotta, Giuseppe Cucco presenterà “The Barrel”, cortometraggio in concorso al Milano Film Festival nato da un vecchio barile portato da una mareggiata su una spiaggia: “Il barile ci ha ispirato – ci dice Carmine Tambasco, attore protagonista del corto – poi le altre scene e la trama sono venute da sé”.
Le riprese del corto sono iniziate a ottobre e sono terminate qualche settimana fa.
Le riprese ci portano su una spiaggia cilentana in burrasca: “Il vento era talmente forte che le riprese sono state fatte da dentro la macchina, altrimenti anche se sul cavalletto la camera vibrava troppo”.
Fra gli attori, insieme a Carmine Tambasco, compaiono altre figure come una ragazza di colore seduta al bar (“La ragazza nera che è al bar in realtà è lei la barista”), il padre dello stesso Tambasco (“Quello che si vede che beve sugli scogli è mio padre, che aveva appena fatto il bagno. Inizialmente la ripresa doveva essere solo su di lui e quando si vede io che gli porto da bere era una prova. Poi è diventata scena inserita”) e un’amica, Gabriella (“Gabriella, anche lei inserita per caso mentre stavamo girando altre scene. Era presente solo per curiosità, anche se una volta abbiamo anche recitato insieme in una commedia”).
Ma cosa rappresenta quel barile?
Cosa conteneva?
“Era vuoto”, continua Carmine Tambasco. “All’interno era pieno di sogni e speranze che come sempre, quando meno te l’aspetti, scompaiono. Ha viaggiato molto, come si vede dalle ammaccature, e forse è venuto qui solo per riposarsi un po’ prima di riprendere il suo viaggio e far sognare qualche altro bluesman”.
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