Fornelli, festeggiamenti in onore di San Pietro
| di Giuseppe Conte L’attaccamento dei cilentani alle tradizioni religiose è ancora molto sentito. Nel mese di giugno le ricorrenze più importanti si ricordano in onore dei Santi Antonio (13), Giovanni (24) e Pietro (29).
Il rituale che accomuna i festeggiamenti di tale genere è senza dubbio il caratteristico “corteo processionale”, per molti versi il momento più significativo per le piccole comunità, carico di spiritualità, esternato talvolta, ancora oggi, con la presenza delle caratteristiche “cente”, segno di una antica espressione di devozione ancora ben ancorata nella cultura locale.
È in questo piccolo iter che si assommano gli aspetti più significativi del folklore cilentano, essendo indubbio che le tradizioni locali sono in prevalenza legate ai riti cristiani.
Una prassi ormai centenaria, che col tempo ha visto arricchimenti come le intonazioni delle marce musicali eseguiti dalla “banda” e l’immancabile spettacolo pirotecnico che sul finire della giornata segna anche l’arrivederci al prossimo anno, per ogni comunità in festa, nell’augurio di rivivere le stesse emozioni che un po appartengono all’animo di ogni buon cilentano.
In questo articolo ricordiamo la ricorrenza di San Pietro, presente ad Agropoli, nell’omonima contrada in agro di Perdifumo, a Guarrazzano (Stella C.) e Casigliano (Sessa C.).
Nello specifico qui trattiamo dei festeggiamenti a Fornelli (Montecorice), uno dei quattro borghi che formano i cosiddetti “casali della Socia”, insieme a Zoppi, Ortodonico e Cosentini.
Fornelli, posto li sulla collina, si sviluppa intorno alle splendide architetture della chiesa dedicata a San Pietro, appartenente alla parrocchia del Santissimo Salvatore, poco distante dal borgo e baricentrica rispetto alle quattro piccole comunità che ne fanno parte. È uno dei tanti piccoli borghi cilentani, sopravvissuti alle insidie del tempo, riuscendo a conservare ben intatte le proprie appartenenze culturali.
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