Il Cilento frana, «i disastri della destra» e le proposte del Pd

| di
Il Cilento frana, «i disastri della destra» e le proposte del Pd

Lunedì sera nell’aula consiliare di Vallo della Lucania si è tenuta la manifestazione, organizzata dal circolo locale del partito Democratico, ‘Il Cilento, un paradiso che crolla’. Presenti i rappresentanti del Pd del salernitano e non che si sono alternati nell’indicare problematiche e soluzioni a quella che è una vera e propria piaga del territorio del Cilento. A fare gli onori di casa Antonio Bruno della segreteria provinciale del Pd che ha richiamato le affermazioni dell’ex ministro Barca che ha parlato di un «Cilento senza futuro» ribattendo che da ex ministro ha le sue responsabilità nello sperpero dei fondi europei e lancia un invito: «Non bisogna usare il Parco come comunità montana allargata. L’ente è una Ferrari che facciamo viaggiare come una 500».

Ad intervenire anche il deputato Pd Simone Valiante: «Bisogna richiamare regione e provincia alle loro responsabilità politiche. C’è bisogno di accorpare i comuni – dice Valiante – per risolvere i problemi e per riportare servizi indispensabili come i distretti. Questa sera uscirà una proposta che deve coinvolgere tutti. I fondi europei non sono la soluzione definitiva, quella è data dal ripristino della manutenzione ordinaria. Ma i fondi europei possono dare una mano». Intervento anche del sindaco di Pisciotta Ettore Liguori: «Non è possibile affrontare questi problemi con una provincia stremata e in finitura. Queste strade non possono essere più governate dalla provincia ma dall’Anas. Quindi le arterie principali del Cilento – afferma Liguori – ritornino all’Anas. Io vivo a Pisciotta dove conviviamo con il paradigma Rizzico. Un disastro da 11 milioni di euro – sottolinea il primo cittadino – quando nel 2001 passò da statale a regionale e quindi alla provincia in sole 24 ore. Dopo 13 anni sono ancora inutilizzati quei fondi. Ma l’errore è lungo e largo e non solo dell’ultima amministrazione».

L’incontro era regolato secondo un preciso format. Cinque minuti per ogni relatore e quindi la proposta del Partito democratico di Vallo della Lucania. Ad intervenire anche Antonio D’Agosto il quale ha parlato anche lui di Rizzico: «Per risolvere il problema che va avanti dagli anni 80 bastava realizzare un metro alla volta. Per quanto riguarda la ‘Cilentana’ dovevamo essere più incisivi, gli amministratori cilentani dovevano unirsi e bloccare tutto. Invece a Vallo della Lucania in una situazione di crisi cosa si fa? Il restailing della piazza. Il problema ‘Cilentana’ non riguarda solo i turisti ma anche i produttori agroalimentari. Ora dovrebbero fare il giro per Buonabiltacolo ma non conviene economicamente, meglio prendere la multa e passare per il percorso alternativo che fare tutto il giro». Antonello Natale, presidente della camera penale di Vallo della Lucania, ha messo in evidenza un dato importante: «Si è registrato un incremento turistico nei comuni che precedono la frana di Prignano del 40% e un calo vertiginoso nei comuni cilentani raggiungibili percorrendo la tratta della cilentana tra Agropoli Prignano». Valeria Romanelli, capogruppo maggioranza di Novi Velia: «Non è possibile che nel Cilento bisogna svegliarsi prima al mattino e ritirarsi più tardi a casa per colpa delle strade. Alcuni hanno rinunciato a vacanze nel Cilento perché non sanno come raggiungerlo. E soprattutto diventa un problema vitale quando qualcuno sta male e arriva in ritardo all’ospedale. È giuto il momento di urlare,solo attraverso azioni mediatiche si ottengono i risultati. Leghiamoci a Montecitorio tutti quanti, presidenti Gal, Parco e gli 80 sindaci del cilento non possono passare inosservati». Tra gli interventi anche quello del comico di Colorado Caffè Peppe Iodice che tramite un video spiega le difficoltà di un turista nello scegliere il Cilento: «Non è possibile che io stia valutando, come meta per le prossime vacanze, di andare in Messico o in Cilento perché ci metto lo stesso tempo? Mettetemi nelle condizioni di venire in vacanza nel Cilento». 

 La proposta del Pd. Ed ecco che il segretario del circolo del Pd vallese, Riccardo Ruocco presenta il dossier ‘I disastri della destra e le proposte del Pd’: «Decadenza è l’unica parola che mi è venuta in mente dopo aver attraversato tutto il Cilento in lungo e in largo. La stagione estiva ormai è compromessa e bisogna guardare al futuro. La nostra proposta a breve termine è quella di utilizzare un ponte militare presso la frana di Prignano per poi bypassare la frana. Stasera consegneremo al segretario Landolfi questo documento da portare al Governo e costringere la Regione Campania a fare una richiesta in tal senso. Le conclusioni sono due. La prima è  un’insidia, rappresentata dai possibili salti sul carro dei vincitori da chi oggi sta a guardare. Queste persone vanno messe in fila, hanno rovinato il territorio. Seconda conclusione, il pd cambia veramente l’Italia se il Pd cambia il sud. È il Pd cambia il sud se il Pd cambia davvero».

Il vicepresidente del consiglio regionale della Campania Antonio Valiante: «Nel sud non si immagini di fare turismo solo con il sole, il mare, le spiagge. Ecco perché bisogna creare nuove iniziative. Centro biodiversità ad esempio, bisogna farlo funzionare». Il deputato Pd Tino Iannuzzi individua colpe politiche: «Dobbiamo sapere che su questo problema della viabilità del Cilento c’è un deficit drammatico dell’amministrazione provinciale di Salerno e della regione della Campania. Sulle strade non ci dobbiamo inventare molto. Dobbiamo riportare la cilentana a strada statale. Se non lo fa la regione interessata lo fa lo Stato se ci sono proposte dei rappresentanti politici locali. Non è che con L’Anas sia tutto rose e fiori però ha tutta l’esperienza e l’organizzazione per fare questi lavori. Noi parlamentari disposti a fare la nostra battaglia con il ministro Lupi. Tra le proposte siamo riusciti a inserire nei provvedimenti il treno veloce per la tratta sud della Provincia di Salerno. Poi bisogna potenziare i nodi ferroviari di Vallo della Lucania e Sapri. Il nuovo partito nasce così rimboccandosi le maniche e lavorando assieme per risolvere i problemi del nostro Cilento e della nostra gente».

A prendere la parola anche Giuseppe Di Vietri indica alcuni suggerimenti: «Bisogna potenziare la tratta ferroviaria Sapri Napoli e invece ci troviamo il rischio della soppressione degli intercity. Quello che ho fatto io è stato creare una mappa per i cittadini con tutte le segnalazioni di interruzioni frane e quant’altro e le relative strade alternative. Un lavoro di questo tipo consente due cose, dare un quadro generale di ciò che sta accadendo e dare un servizio al turista».
A chiudere la serata il segretario provinciale del Pd, Nicola Landolfi: «Decidiamo stasera di trasformare questo lavoro di Vallo della Lucania in un osservatorio del Pd della Provincia di Salerno. Bisogna continuare questo lavoro e rivederci sistematicamente per  vedere a che punto stanno le chiacchiere. Il Cilento non è un’area turistica ma è un territorio in cui si vive, si lavora e si. Il Cilento lo dobbiamo pensare come un posto dove vivono migliaia di persone durante l’anno».

©
Foto Biagio Cafaro. Riproduzione vietata 

Consigliati per te

©Riproduzione riservata