Castellabate: sorveglianza serrata all’interno dell’Area Marina Protetta
| di Federico Martino
Nella serata di ieri, la Guardia Costiera di Santa Maria di Castellabate con un’operazione congiunta fra pattuglia terrestre e battello G.C. B90 hanno individuato e sequestrato 2 attrezzi da pesca posizionati illegittimamente nell’ Area Marina Protetta in zona C di Ogliastro Marina.
L’attrezzatura sequestrata comprende 1 rete da posta in nylon della lunghezza complessiva di 200 mt. e 1 trappola per polpi costituita da 10 barattoli in latta assicurati fra loro con una cima e ancorati al fondo da 1 masso in pietra, la trappola funziona come tana per i polpi che restano dentro anche quando vengono recuperati.
I due attrezzi da pesca, posizionati in maniera differente, erano segnalati con precarie bottiglie di plastica trasparenti. Quindi il sequestro è stato operato anche per violazioni delle norme sulla Sicurezza della Navigazione.
Adesso i pescatori di frodo al fine di tentare di sfuggire ai controlli, ormai sempre più fitti ed incessanti, stanno cominciando a posizionare pezzi di reti sempre più piccoli, cercando di occultarli con segnali quasi invisibili e reti in nylon, per la sua peculiare capacità di pesca, anche le trappole per polpi, visto che la pesca subacquea è diventata ormai pericolosa e impraticabile. Quindi questa inversione di tendenza sulla tipologia di attrezzi da pesca sempre più piccoli ed artigianali sono un palese segnale dell’efficacia dell’opera di vigilanza operata dagli uomini delle capitanerie.
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