Caldoro: «Regioni vanno sciolte, al loro posto sei macroaree» (VIDEO)
| di Marianna Vallone«Le regioni vanno sciolte. Non si può più aspettare. Se è vero che si deve avere coraggio, questo è il momento di averlo per partire dai grandi problemi del Paese». Ad annunciarlo sul suo sito internet è il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. «Al loro posto – propone il governatore – bisogna dare vita a sei macroaree che abbiano solo compiti di programmazione e pianificazione senza alcuna funzione di gestione, senza cioè gestire denaro pubblico, come invece spetta a Comuni e Stato che hanno compiti di Amministrazione».
«La mia non è una provocazione – continua Caldoro – ma una proposta motivata e discussa anche tecnicamente. Finora però non ho avuto risposte, si gira attorno al problema, nonostante siano stati tanti a sostenere la mia proposta. Il punto è ridare alle Regioni o alle macroaree ciò che la Costituzione aveva all’inizio previsto per loro. La riforma delle Regioni con il loro scioglimento è un mio cavallo di battaglia da tempo, e penso di avere una certa credibilità essendo presidente di Regione».
«La materia concorrente – ha sottolineato caldoro – ha creato debito pubblico, incertezze, lungaggini, rallentamento per le imprese, per le famiglie e per le persone. Si è voluto partire dal malato meno grave e cioè le Province, ma è come se ci fosse un malato che deve andare in sala operatoria e si dà precedenza a chi ha problemi al menisco piuttosto che a chi ha un blocco intestinale. Certo il menisco dà fastidio, ma è più urgente l’altra patologia. E in questo caso la patologia più urgente è il rapporto Stato-Regioni».
«In merito al Governo – continua – dico che il ministero per la Coesione Territoriale, che manca nell’esecutivo Renzi, non può essere sostituito da un sottosegretario. Non è una buona risposta per il mezzogiorno. Non va bene né un ministro periferico né un sottosegretario che passa di là a caso. Questa è una cosa di cui deve occuparsi il presidente del Consiglio dei Ministri o il sottosegretario Delrio. Derubricare la questione della coesione territoriale – conclude Caldoro – é un errore perché è un tema da gestione di coordinamento centrale che deve essere curato da una persona che non si occupa d’altro».
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