Castellabate, percolato dall’ex discarica. Opposizione: «Problema dimenticato da chi amministra»
| di Luigi MartinoL’ex discarica di piano Melaino nel comune di Castellabate continua a far parlare di se’. Questa volta le dichiarazioni vengono rilasciate da Marco Rizzo, capogruppo dell’opposizione, tramite un social network. Dalla discarica fuoriesce percolato e acqua nera che va a finire sui terreni coltivati sottostanti. Il caso è stato portato alla ribalta della cronaca nazionale dal quotidiano ‘Il Mattino’ e dal tg satirico di canale 5 ‘Striscia la notizia’. Dopo i servizi di cronaca è sceso in campo il corpo Forestale dello Stato e l’Arpac. Gli esperti hanno accertato il pericolo di inquinamento prelevando dei campioni del liquido che fuoriesce dalle vasche in disuso nascoste tra la vegetazione.
«Sulla vicenda della discarica di Piano Melaino avevo deciso di non intervenire perché ero convinto che girare il mestolo nell’acqua putrida non poteva che aumentarne il fetore; ma da capogruppo consiliare di minoranza, ho pensato di non potermi esimere». Comincia così l’intervento sul web di Marco Rizzo, che continua: «Rimango incredulo ed indignato quando sento che qualcuno ha cercato di strumentalizzare la cosa. L’amministrazione – attacca Rizzo – ha fatto bene nel cercare di tutelare l’immagine di Castellabate, ma di sicuro non doveva e non poteva scaricare su un nostro concittadino colpe che invece vanno ricercate su chi oggi amministra il nostro territorio». Le parole sono un chiaro riferimento al comunicato stampa diramato dal sindaco di Castellabate Costiabile Spinelli. Il primo cittadino, subito dopo l’intervento dei giornalisti, aveva dichiarato: «Non possiamo cedere a facili strumentalizzazioni: chi lancia allarmi, speculando a danno dell’immagine di Castellabate, gioca sulla salute dei cittadini».
«Voglio ricordare – precisa ancora il capogruppo dell’opposizione – che già nel 2006, nel periodo dell’emergenza rifiuti in Campania, ci fu un tentativo di sversare i rifiuti nella discarica di Piano Melaino, e solo dopo una sommossa popolare alla via Catarozze venne evitato qualsiasi conferimento. Il sottoscritto era tra quei cittadini che si sono beccati una denuncia penale per interruzione di pubblico servizio perché furono bloccati i camion comunali. E sapete chi c’erano all’epoca in giunta? – rivela Rizzo – Costabile Spinelli, e Luisa Maiuri, se ricordo bene con delega all’Ambiente, oggi rispettivamente sindaco e vicesindaco. Non ci voleva molto per tenere l’intera area recintata ed in assoluta sicurezza, oltre a tenere i pozzetti chiusi e sigillati, nonché ad effettuare lo svuotamento periodico del percolato, come eseguito invece fino a qualche anno addietro. La verità – conclude – probabilmente è un’altra, di questa discarica l’amministrazione se ne era proprio dimenticata».
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