Roccadaspide, il sindaco Auricchio: «De Luca pensa solo a Salerno» (INTERVISTA)
| di Mariangela CerulloDopo aver parlato dell’ospedale di Roccadaspide nella prima parte dell’intervista (CLICCA QUI PER LEGGERLA), con il sindaco del centro cilentano, Girolamo Auricchio, si è fatta una disamina su tutte le questioni spinose che riguardano il primo cittadino e il comune di Roccadaspide.
Usciamo fuori dalle vicende ‘ospedaliere’ e da quelle partitiche. Purtroppo ultimamente a Roccadaspide c’è una nota dolente ed è quella della struttura posta ai sigilli dalla magistratura nel suo intero perimetro. Lei è un sindaco così attento, può spiegare perché l’appalto vinto dalla ditta ‘Sacco’ sia poi stato effettivamente preso dall’ex ditta ‘Infrater’, coinvolta anche nello scandalo del processo delle due torri alla provincia. Cos’è successo esattamente?
Sommariamente ho letto le motivazioni e ritengo che il perito del tribunale abbia costruito un castello di sabbia che ha tratto in inganno anche i magistrati. Il cemento del fabbricato risulta inferiore a quanto previsto per legge, ma non si mette in evidenza che il cemento accertato è quello del muro di contenimento. Ci sono una serie di incongruenze e perciò credo che a breve si avrà il dissequestro della struttura.
Lei in un’intervista ha dichiarato che il comune di Roccadaspide raggiunge il 90% di rifiuti differenziati correttamente, ha parlato del comune ‘Riciclone’. Mi parla del progetto e della spesa oggettiva?
La spesa pubblica dei cittadini è irrisoria, infatti pagano 1 euro e 50 centesimi a metro quadro e chi vive solo ha uno sconto del 30%, le zone rurali che non conferiscono l’umido hanno un ulteriore sconto del 30%. A Roccadaspide si paga 1/3 rispetto al comune di Capaccio, inoltre gli operatori ecologici sono impiegati comunali e non ci affidiamo a terzi. Quest’anno siamo il primo comune italiano ad aver raggiunto il 92% di raccolta differenziata, infatti proprio oggi ci ha scritto un comune del ‘civilissimo’ nord Italia il quale ci chiedeva come adoperarsi per raggiungere i nostri risultati eccellenti. Solitamente quando quelli del nord parlano di noi si credono migliori ed invece non è vero!
Parliamo di strade, Roccadaspide è stata soggetta ad innumerevoli frane. Purtroppo via San Vincenzo è in pessime condizioni e al contempo è un punto di raccordo inevitabile per la periferia e gli altri paesi. C’è una voragine ad altissimo rischio che invade l’intera carreggiata, la strada è provinciale e lo sappiamo. Lei quando pensa tornerà in sicurezza?
Ho fatto moltissime pressioni per ripristinare l’uso della strada, penso che per fine luglio inizieranno i lavori.
Avete in progetto la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport in località Fonte. Non ce n’è già uno che non è stato ultimato?
Sotto al palazzo noi abbiamo fatto una permuta per cui sotto al palazzo ci sarà una sala con 400 posti letto. Il palazzetto è adiacente al campo sportivo e usato dalla comunità montana una decina di anni fa non è stato mai ultimato. Io l’ho completato spendendo 303.000 euro e quindi penso che tra una ventina di giorni verrà aperto. Si potranno effettuare al suo interno quasi tutti gli sport. E’ in via di rifinimento.
Gli istituti superiori?
Recentemente ho avuto oltre 3 milioni per le scuole, i nostri istituti sono all’avanguardia! Abbiamo due presidi capaci nell’esercitare le loro funzioni: Mimì Minella e Maria Aiello, anche gli insegnanti sono ottimi. Ci teniamo alla promozione della cultura.
La promozione della cultura, ad ogni modo la manifestazione delle ‘Notti dell’Aspide’ la incarna perfettamente. Come siete riusciti in sole due edizioni a rendere la manifestazione così grande e seguita, la presenza nella giunta di Antico vi ha incentivati?
Precisiamo che non è stato promosso dall’avv. Antico, l’ha promosso la giunta! I fondi li ha trovati il sindaco al di fuori del bilancio comunale. La manifestazione è organizzata dall’amministrazione comunale con la collaborazione dell’associazione ‘Le notti dell’Aspide’.
La pro loco non è presente all’interno delle vostre manifestazioni?
La pro loco non ha rapporti col comune. L’associazione non vuole dialogare con l’amministrazione comunale.
Spesso l’idea di Cilento si ferma alla costa che evoca l’idea di paradiso in chi non ci conosce. Il Nostro è l’entroterra ed è meraviglioso, troppo spesso scordato. Lei che ne pensa?
Quello è il Cilento più ricco e per questo veniamo accantonati. Io mi batto proprio per questo e quando dico che Il Parco nazionale del Cilento, preciso che io ci tengo al verde, ha portato solo danni all’agricoltura e vincoli strani. Chi vuole ristrutturare una casa è sottoposto a due vincoli: quello del parco e quello della sovrintendenza, quest’ultima è soggettiva. La nostra parte di Cilento possiede boschi fittissimi, produciamo ossigeno per l’intera regione e non abbiamo alcun compenso. Va sempre a finire che il nostro entroterra deve subire e rinunciare, veniamo sempre penalizzati. Continuamente paghiamo anche per i disastri del napoletano e della provincia a nord di Salerno.
A questo punto mi viene da chiederle se lei è a favore del progetto ‘Grande Lucania’ nato ufficialmente nel 2006. In base all’art.132 della costituzione il movimento politico vorrebbe restituire la porzione di territorio storicamente ‘lucana’ (ceduta alla Campania nel 1806 per volere di Giuseppe Bonaparte, ma effettivamente lucana ancora fino al 1983) all’attuale regione Basilicata.
Non sono d’accordo semplicemente perché la Lucania sta bene così, non credo vogliano accollarsi anche il nostro territorio e cominciare ad avere problemi. Penso piuttosto che a breve le regioni saranno accorpate. Il problema principale sono gli uomini, la nostra classe dirigente. Abbiamo persone nel consiglio regionale o peggio ancora provinciale, che si sono sempre disinteressate al nostro territorio.
Purtroppo esiste oltre al napolicentrismo, anche il Salernocentrismo. Ha ragione allora il presidente Caldoro quando accusa De Luca di aver paralizzato le risorse della provincia alla sola città di Salerno? Che ne pensa?
De Luca pensa esclusivamente alla città di Salerno, io rapportai i cittadini di Salerno a quelli della Campania. Salerno è meno del 20% dell’intero territorio, la città ha avuto moltissimo denaro. Noi non abbiamo avuto proprio niente. Il primo ad aver proposto la chiusura dell’ospedale di Roccadaspide per iscritto è stato proprio Vincenzo De Luca, la legge 16 che proponeva la chiusura degli ospedali di Roccadaspide ed Agropoli è stata votata e voluta da De Luca ed io parlo in base agli atti. Io non aspiro a nessuna carica e nessuno si deve permettere di dire che voglio candidarmi con Tizio o con Caio, sto facendo gli interessi del mio territorio e mi sento libero di votare chi voglio. Ad esempio ora ha vinto Renzi e a me Renzi piace!
Certo, se facessimo una ricognizione storica della sinistra potremmo dedurre facilmente che D’Alema e compagni non vedevano l’ora che Berlinguer si facesse da parte per portare il Pci verso un moderatismo annacquato. Oggi il discorso è superfluo, ha ragione lei quando dice che destra o sinistra sono la stessa cosa, un po’ come tornare al primo consiglio di stato con Ricasoli?
Una volta c’erano persone serie, non cambiavano idea facilmente. Io l’ho fatto per il mio territorio gli altri lo fanno per interesse personale. Sono per l’apertura dell’aeroporto a Salerno, perché per noi del sud e della Basilicata sarebbe ottimo. Arrivare a Napoli è troppo complicato e poi non ci sono parcheggi. De Luca è sempre verso il controsenso, ha chiamato l’aeroporto ‘Costa d’Amalfi’ nonostante sia distante dalla costa e avrebbe potuto semplicemente chiamarlo ‘aeroporto di Salerno’. Ogni volta che c’è qualcosa di buono la sposta verso la parte nord della provincia.
Si genera la guerra delle parole, come l’aver cambiato il nome del fiume Calore, da Calore Lucano a Calore Salernitano.
Sì, lasciamo stare. Non vorrei parlare di comunità montana ora.
Lei non esercita alcun potere sulla comunità montana, eppure spesso viene chiamato in causa.
Ci fu qualcuno che mi mise in mezzo all’inizio, quando iniziarono a non pagare gli operai. Io sapevo che 3-4 anni fa c’erano dei fondi al banco di Napoli, sono stato ragioniere della comunità montana, e chiesi al presidente di farmi la delega per qualche giorno, ma lui si ribellò. Mi offrii di firmare i mandati, i soldi c’erano. Infatti dopo poco furono pagati. La comunità montana è qualcosa di pietoso.
Un ente improduttivo grava sulle casse dello stato, non può essere un ammortizzatore sociale.
E’ chiaro, pagare degli operai e non farli lavorare è insensato.
Vengono spesso adoperati dai comuni per svolgere mansioni che sarebbero a carico di questi ultimi e non dell’ente. La colpa non è dei lavoratori.
E’ la gestione, non sono stati capaci di gestire. Ah, proprio ieri il comune ha avuto 2 milioni e 800mila euro di finanziamenti per cominciare dei lavori nel centro storico, sarà rifatto l’ingresso del paese com’era storicamente predisposto, da piazza XX settembre fino alla chiesa di Santa Sinfo Rosa.
Progetto di riqualificazione, dunque riportare agli antichi fasti il paese. Lei converrà con me che i progetti di riqualificazione dovrebbero ripristinare la storicità dei centri storici non ricostruirli.
Sì, infatti noi ‘ricostruiremo’ in base a delle fotografie degli anni ’40-’50. I fondi ce li ha dati la regione Campania, Caldoro ci è stato vicino. Ho avuto moltissimi finanziamenti perché io aderisco a tutti i bandi e faccio il sindaco a tempo pieno. Ci è anche già arrivato il decreto di finanziamento. Tutto ciò che riguarda il nostro comune è anche on-line, sono una persona trasparente, non occulto niente! Infatti sul sito del comune ci sono tutti gli atti, è un patto d’onesta tra me e i cittadini. Per svolgere degnamente il mio compito non posso permettermi d’avere scheletri nell’armadio. Tra pochi giorni approverò il progetto per la realizzazione di un bad & breakfast americano, sito nel centro storico di Roccadaspide su una superficie di 600m2. Sto facendo un lavoraccio, cerco di tenermi in contatto con americani, tedeschi, ecc. Stiamo vendendo molte abitazioni nei centri storici.
Che nota dolente! Non le sembra di svendere la storia del suo comune all’acquirente che fissa il prezzo migliore?
No, assolutamente! Questi hanno comprato 900m2 di abitazioni e ci porteranno dei turisti ad alto livello. A settembre sarò negli Usa e ad ottobre in Germania, firmeremo questa convenzione per favorire scambi commerciali. Venderemo olio e castagne, questo lo faccio per tutta la vallata non solo per il mio comune. A beneficiarne saranno anche Castel San Lorenzo, Felitto, Monteforte e tutti i paesi del circondario. Tutto questo si trova anche sul sito ‘Palazzo d’Aspide’. Questi turisti saranno la fortuna del nostro territorio, ovviamente non si fermeranno solo a Roccadaspide altrimenti sarebbe riduttivo. Qui c’è di tutto, dalle grotte di Castelcivita alle gole del Calore site a Felitto. Devono girare e devono essere persone che amano l’ambiente. Gli scambi commerciali aiuteranno il nostro maggior bene: l’agricoltura. Anche per ciò che riguarda la promozione della cultura mi sono impegnato, ad esempio il castello “Giuliani” era chiuso prima ed io mi sono impegnato per farlo aprire al pubblico. Ora è un punto di riferimento, quando mi insedia iniziai a cercare carte e trovai una convenzione fatta col ministero 1976, e l’impegno era quello di aprirlo nei giorni festivi. Io ho costretto i Giuliano a tenerlo aperto nei giorni festivi.
Probabilmente in luglio, con la collaborazione di Pietro Golia, terremo un convegno riguardante la ‘Questione meridionale’, nel quale esplicheremo come effettivamente non si sia mai chiusa. Lei che pensa a riguardo?
Quelli del nord ci hanno derubato di tutto, se pensiamo alla prima ferrovia ‘Napoli-Portici’ e al fatto che a Matera ancora deve arrivare. Non hanno incentivato la nostra economia, si sono soffermati a rafforzare il triangolo ‘Genova, Torino e Milano’ non considerando che il Regno di Napoli e delle due Sicilie era una potenza mondiale. Ci hanno messi in ginocchio, con la scusa del ‘brigantaggio’ ci hanno umiliati e decimati. Io sono un sudista, la nostra classe dirigente post-unitaria non ha guardato all’insieme; si sono venduti. Se andiamo a vedere anche oggi quante autostrade abbiamo noi? Una e non è terminata. Purtroppo non c’è nessuno che reagisce, interviene la magistratura e vuol dire che la politica non funziona.
Ringraziamo Girolamo Auricchio per aver a pieno assolto la nostra curiosità e aver risposto, in maniera esaustiva ad ogni dubbio riguardante la sua e l’altrui condotta.
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