A Capaccio le persone «disagiate» ricevono i farmaci direttamente a casa
| di Luigi MartinoA partire dai prossimi giorni i cittadini di Capaccio appartenenti a fasce cosiddette “disagiate” potranno chiedere la consegna a domicilio dei farmaci telefonando ad una delle due farmacie comunale presenti sul territorio (Licinella e Ponte Barizzo). Ieri pomeriggio è stato firmato il protocollo d’intesa tra il comune di Capaccio-Paestum, il Consorzio Farmaceutico Intercomunale e l’associazione onlus ‘La Porta di Capaccio- Paestum’ che si occuperà, in maniera volontaria e gratuita, della consegna dei farmaci.
Alla firma del protocollo erano presenti il sindaco Italo Voza, il direttore generale del Consorzio Farmaceutico Intercomunale Francesco Sorrentino, il vicepresidente del cda del consorzio Antonio Fogliame, il consigliere delegato Massimiliano Miranda, il direttore sanitario del consorzio Romeo Nesi, il vicepresidente dell’associazione La Porta di Capaccio-Paestum Giuseppe Sabia. Hanno, inoltre, partecipato il vicesindaco Nicola Ragni, l’assessore alle Politiche sociali Rossana Barretta, il presidente del Consiglio comunale Domenico Nese e i consiglieri Luciano Farro, Francesco Longo e Roberto Voza.
Il servizio è rivolto ai cittadini appartenenti alle fasce “deboli” che, per vari motivi, non possono recarsi in farmacia per acquistare i farmaci di cui hanno bisogno. Una volta effettuata la richiesta alla farmacia, sarà la farmacia a contattare i volontari dell’associazione che effettueranno la consegna dei farmaci nel rispetto della privacy del richiedente. «L’iniziativa prevede la possibilità di telefonare alla farmacia comunale e di dare il recapito per essere raggiunti dai volontari per il ritiro della ricetta e la consegna dei farmaci – ha spiegato il direttore Sorrentino – il Comune di Capaccio è il primo del consorzio e della provincia che ha promosso questa iniziativa».
«Ringrazio il sindaco Voza per l’attenzione e l’esempio che sta dando agli altri colleghi – ha aggiunto il vicepresidente Fogliame – questa amministrazione ha capito che alle categorie sociali che hanno bisogno di aiuto occorreva anche questo servizio». «E’ un’esperienza nuova che sicuramente all’inizio presenterà delle difficoltà – ha osservato il vice presente de La Porta di Capaccio-Paestum Sabia – ma siamo entusiasti di portare avanti questa iniziativa». «Lo scopo delle farmacie comunali non deve essere quello di guadagnare, quanto piuttosto di dare un servizio. – ha concluso il sindaco Voza – Le persone delle fasce più deboli, coloro che sono emarginati o discriminati, devono avere pari opportunità, perché senza equità sociale nessun paese può avere un riscatto socio-economico».
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