Tragedia Palinuro, bombole senza ossigeno: sub morti per annegamento

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Tragedia Palinuro, bombole senza ossigeno: sub morti per annegamento

I sub sono morti per annegamento. Nelle bombole non c’era più ossigeno. E’ quanto emerso dall’autopsia svolta dal medico legale Adamo Maiese sulle salme di Mauro Cammardella, 49 anni, e Mauro Tancredi, 59 anni. I due subacquei esperti di Palinuro sono tornati nella grotta della Scaletta venerdì mattina per soccorrere Silvio Anzola, del quale avevano perso le tracce. Il corpo di Anzola, intanto, ancora non si trova. E’ intrappolato, con molta probabilità, a 50 metri di profondità, in uno di quei cunicoli maledetti che vanno a formare quello che viene definito dagli esperti l’intestino di Capo Palinuro. Ma le ricerche si estendono. Un elicottero dei vigili del fuoco ha pattugliato per tutto il pomeriggio di martedì, la costa che va da punta Iacco, in località Ribatto, fino a toccare Camerota e Pisciotta. La zona è piena di anfratti, calette e grotte. Si cerca ovunque, ma fino a mercoledì mattina nessuna traccia di Anzola. 

Al vaglio degli inquirenti ci sono i computer da polso di Cammardella e Tancredi. Ai marchingegni elettronici sono affidate le speranza dei soccorritori. Gli investigatori sperano di trovare nei filmati la ricostruzione delle ultime ore di vita dei due sub di Palinuro e qualche indizio per il rinvenimento del corpo di Silvio Anzola. Nel pomeriggio di ieri, alle agenzie di stampa, Giovanni Nanni, direttore regionale dei vigili del fuoco, ha dichiarato: «Continueremo a cercarlo nella grotta fino a quando non saremo convinti che sia stata esaurita ogni possibilità. Solo allora potremmo dire che le ricerche possono essere concluse. Non lo decideremo solo noi ma l’autorità giudiziaria dovrà dire la sua». 

Sull’inchiesta vige il massimo riserbo da parte del pubblico ministero Vincenzo Palumbo, che coordina le indagini. Sono stati interrogati i sub che si trovavano quella mattina insieme alle vittime. I carabinieri e la guardia costiera hanno posto ai ragazzi diverse domande. La loro ricostruzione è sulle scrivanie dell’ufficio marittimo del porto di Palinuro e su quelle della caserma carabinieri di Centola. Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, quanto dichiarato dai sub combacia. Le deposizioni sarebbero molto simili tra loro. Al momento nessuna ipotesi è da escludere: malore, guasto alle attrezzature o un tragico imprevisto. La dinamica più probabile è quella del tentato soccorso ad Anzola. Pare, infatti, che Cammardella e Tancredi siano tornati indietro per cercare Anzola che risultava disperso nel corso della risalita. Ma questa al momento resta solo una ipotesi. Gli altri nove sub sono tornati sulla barca. I due uomini di Palinuro, invece, si sono spinti nel cunicolo della Scaletta: stretto e pericoloso. «Abbiamo al nostro vaglio tante tasselli – ha dichiarato Giancarlo Grippo, procuratore capo di Vallo della Lucania – dobbiamo assemblarli nel migliore dei modi e trovare quelli che mancano. Le indagini sono complesse e meticolose, logicamente c’è bisogno di lavoro e tempo». Disposto per oggi il lutto cittadino nel giorno dell’ultimo saluto a Cammardella e Tancredi.

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