Capaccio, amministrazione su problematiche convento Sant’Antonio: «Si rispettino i patti»
| di Marianna ValloneL’amministrazione comunale di Capaccio, già proprietaria del convento Sant’Antonio, chiede ai frati minori il rispetto dei patti. In merito alle problematiche sollevate dai frati minori sul museo “Paestum nei percorsi del Grand Tour” promosso dalla Fondazione Vico, l’amministrazione comunale ritiene «grave ed offensivo per la cultura che un ordine religioso intenda sostituire l’unico importante presidio museale del capoluogo con attività a carattere commerciale».
Il Comune ha ceduto il convento ai frati il 20 aprile del 1935, a titolo gratuito, con l’impegno che gli stessi avrebbero assicurato la loro presenza per la cura dell’anima, l’istruzione e la cultura. «Col passare del tempo -fa sapere il Comune – questi impegni si sono sempre più affievoliti, motivo per il quale ne chiediamo il rispetto. In caso contrario – continua – saranno valutate le conseguenze del mancato rispetto delle condizioni che furono poste a base della cessione gratuita, attivando ogni opportuna iniziativa per assicurare la difesa degli interessi pubblici dell’ente e della cittadinanza».
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