Camerota, la magistratura indaga su possibili sprechi sulle opere del porto
| di Luigi MartinoFinisce nella lente della magistratura l’annosa questione relativa alle opere compiute del comune di Camerota. La procura di Vallo della Lucania è in questi giorni a lavoro sulle indagini tese a verificare eventuali sprechi di denaro pubblico relativi alle opere del centro visite e dei locali che avrebbero dovuto avere una destinazione di magazzini per le attività della pesca. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Alfredo Greco, sono tese altresì a verificare la correttezza delle procedure, il rispetto dei vincoli e degli obiettivi prefissati. La realizazione di queste opere, che coinvolge l’amministrazione di Camerota all’epoca dei cantieri, ha previsto un finanziamento europeo. In questa fase la magistratura è al vaglio di documenti al fine di accertare eventuali responsabilità.
Sono anni che queste opere compiute, probabilmente non al cento per cento, rappresentano per molti delle «cattedrali nel deserto» poichè l’idea originaria del loro utilizzo non ha trovato concretezza a causa di motivazioni che in questa fase sono al vaglio degli inquirenti. Sono state diverse in questi anni le lamentele, le denunce verbali e anche le prese di distanza da parte di cittadini e anche di amministratori che a più riprese hanno chiesto di vederci chiaro sulla effettiva utilità della spesa e sulla trasparenza delle scelte compiute. Da quanto si apprende da altri organi di informazione, come «La Città di Salerno», «tra gli atti in mano alla magistratura ci sarebbero anche altre opere che coinvolgerebbero territori limitrofi tradotto, secondo quanto pubblicato, l’indagine avrebbe ramificazioni anche nel comune di Centola per quello che riguarda un’apparecchiatura meccanica e un sistema di videosorveglianza di grotte marine».
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