Blitz nella Baia degli Infreschi per salvare la Posidonia
| di Lucia CarielloBlitz della Guardia Costiera per salvare le praterie di Posidonia nell’area marina protetta degli Infreschi e della Masseta a Marina di Camerota. I guardiacoste hanno contravvenzionato una decina di diportisti che ancorata l’imbarcazione in una area ricca di “Posidonia”, rara pianta marina che protegge la linea di costa dall’erosione, bivaccavano abusivamente mettendo in reale pericolo anche i bagnanti.
A quanto risulta alcuni sarebbero stati sorpresi addirittura privi della necessaria documentazione di bordo e delle più elementari norme di sicurezza.
“Sono ancora troppi i diportisti che non rispettano le regole” dichiara il tenente di vascello Massimo Ruggiero, comandante del Circondario Marittimo di Palinuno che già da diversi giorni ha intensificato i controlli lungo l’intero litorale che va da Pisciotta a Sapri. “Cerchiamo di assicurare quotidianamente la sicurezza in mare a diportisti e bagnanti e cerchiamo di tutelare il sistema eco-marino. Nella Baia degli Infreschi continueremo i controlli anche nei prossimi giorni – continua il comandante – perché in questo fondale ci sono delle specie protette”.
“E’ un comportamento molto pericoloso – spiegano inoltre i guardiacoste – Spingendo le imbarcazioni fino a riva, a motore acceso, si rischia di travolgere le persone che stanno nuotando e comunque si mette a rischio l’incolumità dei bagnanti”.
Per proteggere le praterie di Posidonia sarebbero state già installate da alcuni anni boe ecocompatibili finalizzate a limitare l’affollamento di imqabarcazioni all’interno dell’area portuale.
I controlli nel basso Cilento vedono impegnate ogni giorno due motovedette e due gommoni della guardia costiera, oltre a pattuglie via terra; i controlli continueranno per l’intera stagione estiva.
La Posidonia E’ l’unica pianta erbacea che si è adattata a vivere sui fondali marini.
E’ capace di raggiungere la lunghezza di 1 metro; questa specie colonizza grandi superfici del fondo sabbioso fra i due ed i 50 metri di profondità.
Le foglie si presentano nastriformi, unite in gruppi da 5 a 10, mentre la radice è circondata da foglie morte; le fibre della radice vengono strappate dal moto ondoso che le posa sulle spiagge facendole assomigliare a delle pallottole sferiche.
Poiché i fiori ed i frutti sono molto rari, essa si riproduce per mezzo degli STOLONI, cioè per mezzo di lunghi rami da cui si dipartono delle radici.
Le piante di Posidonia danno origine a praterie sottomarine ricche di vita animale, le foglie, infatti, ospitano batteri, alghe incrostanti, idrozoi, briozoi che sono il cibo di polpi, seppie, gamberi e pesci.
Le praterie sottomarine hanno molteplici funzioni: attenuano il moto ondoso proteggendo l’erosione dei litorali, sviluppano una ricca comunità biologica, contribuiscono all’ossigenazione delle acque.
La differenza che vi è tra la Posidonia e una qualsiasi alga marina è che la Poseidonia è una pianta e quindi è provvista di radici, mentre le alghe marine no.
L’ancoraggio e la pesca a strascico danneggiano le praterie di poseidonia, agendo pesantemente sullo stato di salute del nostro mare.
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