Commercio itinerante abusivo, controlli e sanzioni nel Cilento. Camerota non tutela i suoi commercianti
| di Alfredo GrecioContinua la lotta all’abusivismo commerciale nel Cilento dopo Capaccio ed Agropoli, che hanno inferto un duro colpo agli ambulanti sprovvisti di permessi e di licenze di vendita, questa volta è Castellabate che con i caschi bianchi del tenente Gerardo Comunale, gli uomini della capitaneria di porto coordinati dal comandante Pasquale De Vita e i carabinieri di Santa Maria, agli ordini del maresciallo Santino Musto hanno proceduto al controllo dei venditori che quotidianamente percorrono le spiagge comunemente conosciuti come Vù Cumprà. In tutto sono stati fermati sedici venditori, tutti extracomunitari, quattordici dei quali sono risultati sprovvisti di autorizzazione amministrativa per il commercio su aree pubbliche. La merce, costituita prevalentemente da giocattoli, gonfiabili da mare, abbigliamento e monili, è stata posta sotto sequestro. Gli abusivi hanno ricevuto una sanzione di 250 euro a testa. I controlli, finalizzati al contrasto del commercio itinerante abusivo, proseguiranno durante il corso dell’estate. Mentre ad Agropoli, Alfieri con i suoi vigili ha elevato sanzioni per 50.000 euro e Capaccio-Paestum ha bonificato la pineta da quello che restava degli accampamenti a Marina di Camerota sembra che si voglia addirittura creare un “mercatino etnico”, infatti secondo indiscrezioni, sembra che si stia pensando di liberare parte del parcheggio in zona Porto per dare spazio ai Vù Cumprà, nonostante i commercianti si siano ribellati in più di un occasione e al contrario di Capaccio-Paestum la pineta del comune camerotano, zona Sic e area protetta, diventa un rifugio per extracomunitari sempre più frequentato.
Costabile Spinelli sindaco di Castellabate dice: «Sono controlli che hanno in primo luogo l’obiettivo di tutelare i commercianti in regola con le autorizzazioni per la vendita ambulante e non solo. E’ un’azione preventiva affinché tutti si muniscano dei permessi necessari e la vendita avvenga negli spazi previsti da leggi e ordinanze. Inoltre vogliamo garantire decoro sulle spiagge, ma soprattutto tranquillità ai bagnanti che possono essere infastiditi dal via vai continuo e dall’insistenza di qualche venditore».
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