Sapri, per abbattere il cementifcio una carica esplosiva di 60 chili e 40mila euro
| di Luigi MartinoL’ecomostro di Sapri è pronto per essere abbattuto. Nel pomeriggio di lunedì è stato presentato il progetto al Comune, dopo la richiesta d’abbattimento di quest’ultimo. Ora, Del Medico e compagni, dovranno valutare il piano e decidere se procedere oppure no. Il Comune di Sapri alcuni anni fa ha emanato un’ordinanza di demolizione, insieme ad un protocollo d’intesa, per quanto riguarda quello che è stato battezzato l’ecomostro del golfo di Policastro. L’amministrazione saprese, in quell’occasione, ha chiesto un rapido intervento di demolizione, la messa in sicurezza e la bonifica dell’area su cui sorge l’ex cementificio.
Il progetto Nel pomeriggio di lunedì la società ‘Club Tirrenico’, proprietaria dello scheletro di ferro e cemento, ha presentato al Comune un progetto dettagliato sulla demolizione del fabbricato. Nei documenti viene indicato come verrà abbattuto l’ecomostro, come avverrà la messa in sicurezza e come faranno gli addetti a smaltire il materiale di risulta.
I numeri Secondo i calcoli dei tecnici dovrebbero venire fuori 4mila metri quadrati di calcestruzzo e 200 tonnellate d’acciaio. Questo sarebbe tutto materiale riciclabile che i proprietari venderanno sul mercato. La cariche esplosive avranno un peso complessivo di almeno 60 chili. Per abbattere l’ecomostro, sempre secondo chi stila il progetto, serviranno poco più di 40mila euro.
La decisione Ora la palla è passata nelle mani del Comune. L’ente ha a disposizione cinque giorni di tempo per convocare la conferenza dei servizi che nel giro di due mesi dovrà esprimere il proprio parere sul da farsi. Se la conferenza accetta il progetto, l’ecomostro sarà abbattuto prima della prossima estate.
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