‘Un Ponte sul Mediterraneo’ per preservare le radici della cultura cilentana
| di Biagio CafaroUn museo dedicato alla cultura popolare cilentana e laboratori organizzati da Francesca Trenta, voce del gruppo MeRiTmiRi (compagnia di musiche e danze del meridione italiano): questi alcuni dei semi derivanti da ‘Un Ponte sul Mediterraneo’. Un evento che lo scorso 23 settembre a Palinuro ha trasformato piazza Virgilio in un vero e proprio salotto della cultura popolare mediterranea. Iniziativa fortemente voluta dal direttore artistico, Carlo Sacchi, già promotore ed ideatore del progetto concernete la candidatura della Maschera di Pulcinella come patrimonio immateriale dall’Unesco.
Uno studio approfondito quello che – sul territorio cilentano – svolgono con passione i componenti del gruppo Kiepò (Tommaso Sollazzo alla chitarra battente, Antonio Cortazzo alla ciaramella, Nello Tancredi voce e tamburo dei Kiepò e Nicola Cortazzo alla fisarmonica). Quest’ultimi, attingendo alla preziosa memoria storica delle persone anziane, preservano e proiettano verso il futuro il patrimonio culturale del Cilento.
Ed è proprio da questa minuziosa ricerca degli antichi suoni, volta a mantenere vive le radici della nostra cultura, che, dal direttore artistico, Carlo Sacchi; dal presidente dell’associazione culturale ‘Capo Palinuro – P. Virgilio Marone’, Antonio Rinaldi e dal sindaco di Centola, Carmelo Stanziola è nata l’idea di fare dei laboratori specifici (da parte di Francesca Trenta) e, addirittura, di dare vita ad un apposito museo nel Cilento. Perché, come diceva Indro Montanelli: «Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente».
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