Degrado e pericolo alla stazione di Capaccio-Roccadaspide, la denuncia del sindaco Voza
| di Marianna ValloneLa stazione ferroviaria di Capaccio-Roccadaspide verte da tempo in uno stato di degrado. Situazione analoga si presenta per l’ex casello di Paestum. A dichiaralo è il sindaco Italo Voza che ha scritto alla direzione territoriale produzione di Rete Ferroviaria Italiana a Reggio Calabria per chiedere un intervento urgente. Il sindaco già in passato aveva scritto per sollecitare lavori di manutenzione e di messa in sicurezza nei due scali ferroviari. Per quanto riguarda la stazione di Capaccio-Roccadaspide, il primo cittadino ha sottolineato, in particolare, la necessità di interventi quali l’illuminazione e l’installazione di monitor per segnalare l’orario dei treni, la riapertura e pulizia dei bagni pubblici, la carenza di pulizia della sede ferroviaria e il mancato taglio degli arbusti, la necessità di illuminare il sottopassaggio dove, tra l’altro, ci sono anche infiltrazioni d’acqua, la sistemazione del primo e secondo marciapiede e la messa a norma delle scale di accesso.
«Né può sottacersi la condizione di degrado e di pericolo per la pubblica e privata incolumità riveniente dai danni strutturali e statici, evidentissimi, del fabbricato adiacente la stazione e dell’ex magazzino merci. – spiega il sindaco Voza – Ancora più degradata e pericolosa è la situazione della costruzione ex casello di Paestum». Per quanto riguarda quest’ultimo il sindaco ipotizza anche l’acquisto da parte del Comune per realizzarvi un museo o una scuola di ceramica. Questo fabbricato, infatti, si trova a 100 metri dalle mura della città antica di Paestum, patrimonio mondiale Unesco che è meta di circa 500 mila visitatori ogni anno provenienti da tutto il mondo.
«Numerose sono le proteste provenienti dal mondo culturale, scientifico, accademico e quelle ricevute da personalità del mondo politico e istituzionale. – conclude il primo cittadino – Ancor prima di assumere ogni provvedimento a norma di legge e dei regolamenti comunali vigenti, nello spirito di collaborazione istituzionale, sollecito gli opportuni atti gestionali ed organizzativi finalizzati alla soluzione dei problemi citati».
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