Processo Chernobyl sui rifiuti: 27 novembre conferenza stampa, Codacons parte civile

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Processo Chernobyl sui rifiuti: 27 novembre conferenza stampa, Codacons parte civile

Il 5 dicembre partirà il processo denominato Chernobyl sul traffico di rifiuti e veleni nei terreni campani fruttato alla camorra miliardi di lire. Dopo il trasferimento degli atti dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere a quello di Salerno, è stata fissata la prima udienza contro le 39 persone imputate con l’accusa di  associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti ambientali inerenti il traffico di rifiuti speciali, danneggiamento aggravato, gestione illecita di rifiuti inquinanti dispersi nell’ambiente, disastro ambientale, falsi e truffa aggravata ai danni di enti pubblici, la cui attività, nel campo dello smaltimento dei rifiuti, è stata monitorata dal gennaio 2006 fino a giugno 2007 nel corso dell’indagine portata avanti dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Si tratta di un’inchiesta che aveva documentato lo sversamento di 980 mila tonnellate di rifiuti pericolosi nei terreni della provincia di Napoli, Caserta e Salerno. Il processo, nato dall’operazione denominata Chernobyl e incentrata sui reati ambientali, era partita da un’indagine del 2007 della procura di Santa Maria Capua Vetere. Tra i vari imputati vennero incriminati anche due agricoltori del Vallo di Diano per aver accettato di smaltire illegalmente fanghi di depurazione anche provenienti dall’Ucraina nei propri terreni.

Tra le parti civili del processo c’è anche il Codacons Campania che, alla vigilia del processo, nella sede di Salerno terrà una conferenza stampa per discutere «delle tonnellate di rifiuti tossici sversate anche nel Vallo di Diano e del processo contro le 39 persone accusate tra l’altro di disastro ambientale». La cs si svolgerà il 27 novembre nella sede salernitana in via De Angelis 1 alle 11. Inteverranno Matteo Marchetti, vice segretario nazionale del Codacons e Roberto De Luca, responsabile della sede del Vallo di Diano.

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