Scandalo tessere Pd: pregiudicati tra gli iscritti a Salerno, Valiante in procura
| di Biagio CafaroLa vicenda congressi Pd continua a riservare nuove sorprese. Ultima quella pubblicata quest’oggi su Repubblica.it: «Uno scenario di giorno in giorno più opaco – si legge su Repubblica sezione Napoli –. Una trentina di nomi, stando a indiscrezioni, finiscono sotto la lente del pm antimafia Vincenzo Montemurro. Donne e uomini che risultano tra gli iscritti del Pd, soprattutto nei circoli della città, e che avrebbero procedimenti in corso o apparterrebbero a famiglie di camorra del salernitano».
Una vicenda che sta coinvolgendo il Pd locale: «Massimo riserbo, ovviamente, sull’identità dei “tesserati sospetti”, ma trapelano i clan di riferimento a cui alcuni nomi apparterrebbero. Come la famiglia Marigliano, con vecchie simpatie già emerse negli anni scorsi per l’allora Ds salernitano; o come la cosca dei Pecoraro, attivissima soprattutto a Battipaglia; o come la famiglia degli Apostolico».
A deporre oggi ci penserà Simone Valiante, deputato Pd di Cuccaro Vetere nonché coordinatore del gruppo pro Cuperlo a Salerno: «Devo confessarlo: mi ero posto come “paciere” con i deluchiani, avevo creduto che potessimo fare i congressi senza esasperazioni e prove muscolari. Invece è finita come sappiamo».
Valiante, fa sapere Repubblica, ripercorrerà il contenuto del suo esposto politico: in cui denunciava presunti brogli soprattutto a Pagani ed Eboli: «Addirittura a Pagani, un militante voleva votare, ha trovato il locale chiuso e un signore che diceva “Mah, guardi lì dentro sono riuniti i 5 Stelle”. Se ne sono viste di tutti i colori».
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