Le focare riscaldano il Natale nel Cilento e Vallo di Diano (FOTO)
| di Marianna ValloneE’ ormai tradizione consolidata quella delle focare la notte di Natale. Le fascine si passano di mano in mano, trattori e furgoncini carichi di legna da ardere. Dalla mattina del 24 dicembre gli uomini iniziano ad accatastare legna e tronchi nella pira davanti alla chiesa o nella piazza principale del paese: da lì a poche ore la focara prende forma e il fuoco di Natale inizia a scoppiettare. Sacro e profano si uniscono, il rito diventa un appuntamento irrinunciabile. Che si chiami focara, cipparo, carcara o focazzara poco conta. Quasi tutti i paesi dell’interno cilentano, ma non solo, e il Sud Italia in generale, hanno il loro falò che prende vita nella notte tra il 24 e il 25 dicembre davanti alla folla trepidante. Riscalda fedeli, e non, in attesa della nascita di Cristo. Per molti, poi, è un vero e propro momento di festa. Un organetto, qualche salsiccia da arrostire, pane e fiumi di vino e si rinnova la magia del Natale.
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