Emergenza rifiuti: incontro dirigenti e dipendenti Yele, rischio rifiuti per le strade
| di Biagio CafaroNon è scaturito nulla di concreto dall’incontro tra i dipendenti Yele, la dirigenza della società di Vallo della Lucania e una delegazione dei carabinieri, tenuto nel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio. L’incontro è durato oltre tre ore, dalle 15.30 alle 19, dal quale sono giunte 3 due novità. Gli operai restano in agitazione. Innanzitutto è stato raggiunto un accordo per recarsi presso i comuni morosi con una delegazione di operai, i dirigenti della Yele e i carabinieri per chiedere ai comuni di versare gli arretrati alla Yele e quindi permettere quest’ultima di pagare i lavoratori. In questa operazione si cercherà di coinvolgere anche la guardia di finanza.
La richiesta degli operai, almeno nell’immediato, è stata quella di stabilire l’equilibrio tra tutti i lavoratori nel pagamento degli stipendi e quindi portare tutti i lavoratori sullo stesso piano poiché alcuni dipendenti avanzano stipendi per oltre un anno ed altri per alcuni mesi. La Yele ha voluto tranquillizzare i lavoratori promettendo che cercheranno di racimolare una nuova mensilità.
Da oggi è probabile che i comuni cilentani rischiano di restare con i rifiuti a terra poiché non è garantita la raccolta sia per l’agitazione dei lavoratori Yele e sia per lo sciopero dei tir che impediscono il rifornimento di carburante dei mezzi della società della Yele.
In merito alla multa di 950 mila che la guardia di finanza ha rifilato alla Yele, la società per lo smaltimento dei rifiuti cercherà di rateizzare l’ammenda.
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